Schede sintetiche

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Fattori di rischio di morte endouterina del feto: risultati di uno studio prospettico caso-controllo

Scheda Sintetica

Autore: Elisa Picardo
Relatore: Chiara Benedetto
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia - Sede di Orbassano
Data di Discussione: 20/10/2009
Voto: 110
Disciplina: Ginecologia e Ostetricia
Tipo di Tesi: Sperimentale
Altri Relatori: Marozio Luca
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: settore ginecologico - neonatale

Descrizione:
La morte endouterina del feto (MEF) rappresenta un evento che colpisce profondamente la madre e coinvolge tutta la sua famiglia. Nonostante l’incidenza di questa drammatica evenienza sia diminuita con i progressi dell’ostetricia e delle tecniche diagnostiche, non è certamente scomparsa e raggiunge attualmente la stessa incidenza della mortalità neonatale nel primo anno. Sono stati descritti diversi fattori di rischio associati alla morte fetale endouterina: caratteri demografici, stile di vita voluttuario, basso status socioeconomico, obesità, gravidanza multipla, patologie mediche ed insufficienza placentare che porti ad un ritardo di crescita fetale. Comunque, ognuno dei fattori di rischio sopra citati raramente rappresenta un fattore di rischio di per sé. Piuttosto, devono essere valutati all’ interno della struttura sociale e culturale di ciascuna regione o paese. Non solo a tutt’oggi non si riesce a determinare la causa di molte morti fetali intrauterine (SIUD), ma il percorso diag ...

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Variazione circadiana dello spessore corneale in soggetti sani ed in quelli affetti da glaucoma primario ad angolo aperto in terapia con diverse classi di farmaci ipotonizzanti: studio pachimetrico con metodo Scheimpflug

Scheda Sintetica

Autore: Daniele Rolle
Relatore: Filippo Vitale Brovarone
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia - Sede di Orbassano
Data di Discussione: 20/10/2009
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Oftalmologia
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si

Descrizione:
Lo spessore corneale centrale (CCT) superiore o inferiore rispetto al dato di riferimento induce una sovra o sottostima del valore di IOP misurato. Oltre alla nota variazione interindividuale del CCT, recentemente è stato suggerito che esso sia un parametro dinamico durante il dì e che i farmaci ipotonizzanti possano indurne delle variazioni, in seguito ad una somministrazione protratta nel tempo. Scopo di questa indagine è ricercare e comparare le eventuali variazioni del CCT nell’arco del dì, sia in soggetti sani, sia in soggetti affetti da glaucoma primario ad angolo aperto. Si è voluto, inoltre, confrontare il valore medio del CCT dei soggetti arruolati in funzione sia della diagnosi posta, sia dei farmaci eventualmente utilizzati.

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Studio longitudinale dei fattori influenzanti l’allattamento al seno nel primo trimestre di vita

Scheda Sintetica

Autore: Alessia Giusy Gianfranca Varalda
Relatore: Claudio Fabris
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia - Sede di Orbassano
Data di Discussione: 20/10/2009
Voto: 110
Disciplina: Pediatria
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si

Descrizione:
Lo studio epidemiologico è di tipo longitudinale, su un campione di circa 300 coppie madre-figlio selezionate in modo casuale, rappresentanti circa il 20% del totale dei nati nel periodo tra gennaio e giugno 2009 presso le Divisoni Universitarie di Ostetricia dell’Azienda Ospedaliera OIRM-Sant’Anna di Torino. Gli obiettivi che questo studio si pone sono di valutare la prevalenza e la durata dell’allattamento al seno nel primo trimestre di vita e di identificare quali siano i fattori materni, socio-demografici e psicologici che maggiormente influenzano l’allattamento. In particolar modo, volendo focalizzare maggiormente l’attenzione sull’aspetto psicologico materno, questo studio si propone inoltre di testare la validità dell’ IIFAS (Iowa Infant Feeding Attitude Scale), creandone una versione in italiano (IIFAS-I).

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Rischio di recidiva locale e a distanza in sottotipi differenti di carcinoma mammario, definiti mediante l’espressione del recettore per gli estrogeni, per il progesterone e dell’oncogene HER2

Scheda Sintetica

Autore: Laura Ottino
Relatore: Nicoletta Biglia
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Medicina e Chirurgia (V.O.), Orbassano
Data di Discussione: 20/10/2009
Voto: 108
Disciplina: Ginecologia e Ostetricia
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
In Collaborazione con: IRCC di Candiolo e Ospedale Umberto I di Torino

Descrizione:
Lo scopo del nostro studio è di valutare l’associazione tra diversi sottotipi di carcinoma mammario (Luminal A, Luminal B, HER2 e Basal) con il rischio di recidiva locale e a distanza, definendo, in particolare, l’impatto dell’iperespressione dell’HER2 sulla prognosi della malattia. L’espressione dell’ER, del PgR e dell’HER2 ha permesso di suddividere i tumori delle pazienti arruolate nello studio, analogamente a quanto riportato in letteratura, in quattro sottotipi distinti:Luminal A (ER o PgR positivi, HER2 negativo), Luminal B (ER o PgR positivi, HER2 positivo), HER-2 (ER e PgR negativi, HER2 positivo) e Basal (ER e PgR negativi, HER2 negativo).
I risultati del nostro studio evidenziano che il sottotipo tumorale “HER2” presenta una prognosi altamente sfavorevole, con un aumento significativo del rischio di recidiva locale e a distanza rispetto agli altri sottotipi tumorali identificati sulla base dell’espressione dell’ER, del PgR e dell’oncogene HER2. In particolare, il sottotipo “H ...

 
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