Schede sintetiche

Tutte le Schede per data decrescente di discussione (suddivisione per Area, nei sottomenù)

PubbliTesi - La Tesi
I poteri dell’arbitro in materia di istruzione probatoria

Scheda Sintetica

Autore: Davide Gambetta
Relatore: Roberto Martino
Università: Libera Università Internazionale Studi Sociali “Guido Carli” LUISS - Roma
Facoltà: Facoltà di Giurisprudenza
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Giurisprudenza
Data di Discussione: 13/03/2017
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Diritto processuale civile
Tipo di Tesi: Sperimentale
Altri Relatori: Andrea Panzarola
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sociale
Settori Interessati: Diritto processuale civile, diritto dell’arbitrato interno

Descrizione:
La tesi affronta il tema della prova in arbitrato e, più precisamente, dei poteri degli arbitri in ordine alla formazione, assunzione e valutazione dei mezzi di prova.

Grado di Innovazione:
La tesi è particolarmente innovativa perché analizza la fase dell’istruzione probatoria in arbitrato dal particolare angolo visuale dei poteri degli arbitri. Un taglio di sperimentalità è poi conferito dall’analisi della dottrina, delle giurisprudenza e soprattutto della prassi arbitrale.

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Giornalismo: un’indagine alla ri-scoperta dell’etica professionale

Scheda Sintetica

Autore: Eleonora Laurita
Relatore: MARIO DE CARO
Università: Università degli Studi Roma Tre
Facoltà: Lettere e Filosofia
Corso: Laurea Spec. in Teorie della comunicazione
Data di Discussione: 27/03/2015
Voto: 110 cum laude
Disciplina: ETICA DELLA COMUNICAZIONE
Tipo di Tesi: DI RICERCA
Lingua: ITALIANO
Grande Area: Area Umanistica
Settori Interessati: GIORNALISMO, EDITORIA, WEB.

Descrizione:
La ricerca del presente lavoro rinviene il suo incipit in un excursus storico riguardante la storia della stampa, delle sue diverse configurazioni assunte nel corso del tempo, sino alla sua evoluzione - ancora in corso - riguardante la nuova dimensione della professione giornalistica.
L’importanza dell’elaborato concerne la sfera etica, deontologica e professionale dell’ambito giornalistico al fine di verificare i profondi cambiamenti generati dall’avvento del giornalismo on line, dei blog, del citizen journalism, dei social networks, e di tutte le altre configurazioni professionali occorse in seguito alla “democratizzazione del web”.

Grado di Innovazione:
L’innovazione che il presente lavoro può fornire è data dall’aver delineato, in modo più che esaustivo, le caratteristiche della professione giornalistica e della sua relativa conformazione durante il corso dei secoli, come mai effettuato in precedenza.
Infatti, pur essendovi numerosi lavori e libri riguardanti il giornalismo, sono ben pochi i testi che coniugano una ricerca approfondita ad un’indagine effettiva e reale.

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LA TERAPIA DELL’EPATITE CRONICA DA VIRUS C CON FARMACI ANTIVIRALI DIRETTI DI II GENERAZIONE: CONFRONTO FRA I DATI DELLA “REAL LIFE” E I DATI DEGLI STUDI REGISTRATIVI

Scheda Sintetica

Autore: Andrea Guido Franz Bianco Mauthe Degerfeld
Relatore: Giorgio Maria Saracco
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche
Corso: Laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia - Sede di Orbassano
Data di Discussione: 21/10/2016
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Gastroenterologia
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: Ditte farmaceutiche

Descrizione:
La tesi compara le prestazioni dei farmaci antivirali diretti di II generazione (Sofosbuvir, Ledipasvir, Daclatasvir, Ombitasvir, Ritonavir, Paritaprevir e Simpeprevir), come presentate dai tial registrativi, con quelle rilevate in un campione di 350 pazienti presi da due centri.
Oltre ai profili di efficacia degli svariati protocolli (studiati sulla percentuale di guariti a sei mesi), vengono esaminate le incidenze degli effetti colleterali e i tassi di successi in particolari sottogruppi storicamente definiti di più difficile guaribilità, quali diabetici e cirrotici.

Grado di Innovazione:
Elevato

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La responsabilità da reato degli enti nella tutela penale del lavoro

Scheda Sintetica

Autore: Lucrezia Natta
Relatore: Davide Petrini
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Giurisprudenza
Corso: Laurea Spec. in Giurisprudenza
Data di Discussione: 19/09/2016
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Diritto penale del lavoro
Tipo di Tesi: di Ricerca
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sociale
Dignità di Stampa: Si

Descrizione:
Il d.lgs. 231/2001 ha finalmente introdotto nell’ordinamento italiano la responsabilità da reato degli enti. Sei anni più tardi, con la legge 123/2007, l’elenco dei reati-presupposto si è arricchito di due fattispecie a tutela della sicurezza sul lavoro: l’omicidio colposo e le lesioni personali colpose gravi e gravissime. L’impianto del decreto 231, pensato per reati dolosi, non fu adattato: si sono aperti così seri problemi applicativi, ma anche interessanti spunti per l’interprete. Il presente lavoro si occupa di alcune di tali questioni e di elaborare soluzioni. In particolare, l’analisi del requisito dell’“interesse e vantaggio” per l’ente quanto ai reati colposi è in parte affidata allo studio di alcune vicende giudiziarie, tra cui il caso Thyssenkrupp. In conclusione è proposta una riflessione sulla reale efficacia e sulle mancanze del modello italiano di responsabilità degli enti, anche a confronto con esperienze straniere.

Grado di Innovazione:
A mio parere, particolarmente innovativa quanto alle soluzioni proposte ai principali snodi interpretativi, pur partendo da riflessioni proposte dalla letteratura. Autonoma riflessione circa il caso Thyssen Krupp AST: nonostante fattispecie dolose a tutela della sicurezza del lavoro non siano incluse nel d.lgs. 231/2001, la nozione di “dolo eventuale” mette in luce il significato più profondo di “Interesse e vantaggio” dell’ente. A ciò si aggiunge la più generale riflessione sull’interesse e van ...

 
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