Schede sintetiche
Tutte le Schede per data decrescente di discussione (suddivisione per Area, nei sottomenù)
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Espressione del marker di plasticità strutturale DCX nella corteccia olfattiva del topo adulto in condizioni fisiologiche e in seguito a deafferentazione sensoriale
Scheda Sintetica
Autore: Giovanni Ferrati
Relatore: Paolo Peretto
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
Corso: Laurea Spec. in Neurobiologia
Data di Discussione: 22/04/2009
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Neuroanatomia
Tipo di Tesi: Sperimentale di Ricerca
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Scientifica
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: Ricerca scientifica, Neuroscienze, Neurobiologia
Descrizione:
Un aspetto fondamentale e caratteristico del sistema nervoso è la plasticità, ovvero la sua capacità di adattarsi a livello funzionale e strutturale agli stimoli provenienti dall’ambiente esterno. La plasticità nel sistema nervoso è caratterizzata da due gradi di variabilità, uno spaziale ed uno temporale. Per quanto riguarda l’aspetto anatomico infatti non tutte le regioni encefaliche presentano la stessa capacità plastica. Analogamente è possibile riconoscere una variabilità temporale nella potenzialità di rimodellamento delle connessioni neurali, massima durante la fase di sviluppo e progressivamente decrescente in fase adulta. In base all’entità del rimodellamento si distinguono diversi eventi di plasticità fra cui modificazioni molecolari, rimodellamenti sinaptici, estensione dei prolungamenti, riarrangiamento delle connessioni e, come forma estrema, generazione di nuovi neuroni (neurogenesi). Per identificare e classificare le popolazioni di neuroni immaturi nell’encefalo adulto ...
Grado di Innovazione:
Tesi particolarmente interessante per la valutazione della possibilità di eventi plastici a livello del Sistema Nervoso Centrale in seguito a particolari stimoli ambientali.
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Valutazione della prevalenza di patologia endodontica periradicolare e calcificazioni pulpari e della qualità delle terapie endodontiche in pazienti giovani affetti da cardiopatia ischemica
Scheda Sintetica
Autore: Fabio Coda Zabetta
Relatore: Damiano Pasqualini
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Odontoiatria e Protesi Dentaria
Data di Discussione: 21/04/2009
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Endodonzia
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
In Collaborazione con: Reparto di Endodonzia Dental School Lingotto Torino, Reparto Cardiologia Ospedale Molinette Torino , Dipartimento di Genetica-Biologia-Biochimica Torino
Settori Interessati: Endodonzia, Cardiologia
Descrizione:
Il lavoro eseguito parte dalle conoscenze attuali sulla possibile associazione tra la malattia parodontale e le coronaropatie. Vista la similitudine con la risposta infiammatoria presente nella malattia parodontale è possibile ipotizzare una simile associazione anche per la patologia endodontica. Son stati presi in considerazione tre aspetti distinti della malattia endodontica: la patologia infiammatoria periradicolare, le calcificazioni pulpari e la qualità delle terapie endodontiche, come possibili fattori o indicatori di rischio per la cardiopatia ischemica.
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Utilizzo della biostimolazione laser nel trattamento del lichen planus orale
Scheda Sintetica
Autore: Gianni Albanese
Relatore: Roberto Broccoletti
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Odontoiatria e Protesi Dentaria
Data di Discussione: 21/04/2009
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Patologia orale
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: Ambiente medico
Descrizione:
Il diario terapeutico applicato a tutti i soggetti è stato il seguente:
1. 1° visita: valutazione clinica lesione, scala VAS iniziale e foto con compilazione cartella clinica
2. Fase terapeutica: due sedute di biostimolazione a settimana con laser a diodi ad emissione simultanea 650 nm CW e 904 nm PW 10 Hz, 4J/cm2 non a contatto. Prima e dopo ogni seduta laser valutazione del dolore tramite scala VAS e compilazione cartella clinica.
3. Fase di mantenimento: alla scomparsa delle lesioni erosive, i pazienti vengono sottoposti a 2 sedute di mantenimento con cadenza settimanale ( 2J/cm2 non a contatto).
4. Il trattamento termina se dopo le sedute di mantenimento il quadro clinico rimane in remissione (foto).
5. I pazienti vengono seguiti in follow-up per tre mesi, con cadenza bisettimanale il primo mese e 2 controlli mensili successivi, durante tale periodo viene valutato il quadro clinico orale ed il permanere dell’assenza delle lesioni erosive.
Parametri di valutazione
1. E ...
Grado di Innovazione:
Innovativa: esistono solo altri 4 studi che hanno provato a curare le lesioni del lichen con il laser per biostimolazione. Il nostro campione è risultato più numeroso e per primi abbiamo utilizzato un laser con emissione di due lunghezze d’onda.
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Il riparto di giurisdizione nelle controversie sugli appalti pubblici, con particolare riferimento agli appalti informatici
Scheda Sintetica
Autore: Oreste Bencardino
Relatore: Solveig Cogliani
Università: Libera Università Maria SS. Assunta (LUMSA) - Roma
Facoltà: Facoltà di Giurisprudenza
Corso: Giurisprudenza (Roma)
Data di Discussione: 06/04/2009
Voto: 101
Disciplina: Diritto Amministrativo
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sociale
Descrizione:
L’intento del presente lavoro è principalmente quello di fornire un’analisi ed un approfondimento di un particolare ramo del diritto processuale amministrativo, quale quello dei pubblici appalti, in un ambito particolarmente delicato che attiene alle problematiche che sono derivate dai recenti mutamenti legislativi sull’assetto del riparto di giurisdizone tra giudice ordinario e giudice amministrativo.
Ed inoltre, si cercherà di focalizzare l’attenzione sulla nuova frontiera dell’attività negoziale della Pubblica Amministrazione, caratterizzata dall’emergere del contratto informatico quale strumento privilegiato di definizione dell’agire amministrativo; contratto che per le sue peculiari caratteristiche derivanti da una “dematerializzazione” dell’attività amministrativa, pone alcune interessanti questioni anche in ordine all’individuazione della giurisdizione applicabile.
Grado di Innovazione:
A mio avviso, particolarmente innotiva perchè racchiude l’iter giurisprudenziale e le varie evoluzioni in tema di riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo.
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