Schede sintetiche
Tutte le Schede per data decrescente di discussione (suddivisione per Area, nei sottomenù)
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Alla ricerca di uno stile interpretativo: viaggio semiotico tra lingue angeliche e discorsi fondamentalisti
Scheda Sintetica
Autore: Jenny Ponzo
Relatore: Massimo Leone
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Lettere e Filosofia
Corso: Laurea Spec. in Culture Moderne Comparate - (Corso interateneo)
Data di Discussione: 09/07/2009
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Semiotica
Lingua: Italiano, English, Français
Grande Area: Area Umanistica
Dignità di Stampa: Si
Descrizione:
Analisi semiotica dell’interpretazione biblica presso i fondamentalisti cristiani.
Grado di Innovazione:
la tesi cerca di aumentare la conoscenza su un fenomeno attuale e sempre più diffuso quale il fondamentalismo. Inlotre è innovativa perchè smonta stereotipi falsanti analizzando aspetti di questo fenomeno religioso con gli strumenti della semiotica. Infine, si configura come primo passo verso una tassonomia degli stili interpretativi messi in atto dai vari gruppi religiosi nella lettura del loro testo sacro.
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Ruolo dell’attività elettrica diaframmatica nel weaning dalla ventilazione meccanica
Scheda Sintetica
Autore: Carlo Burzio
Relatore: Vito Marco Ranieri
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia
Data di Discussione: 09/07/2009
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Medicina, Terapia Intensiva
Tipo di Tesi: Sperimentale e di Ricerca
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
Descrizione:
Nonostante la crescente attenzione che i medici di terapia intensiva stanno rivolgendo al problema, si sente ancora la mancanza, nella pratica clinica quotidiana, di un predittore di weaning che sia sensibile e soprattutto specifico. Il nostro studio ha dimostrato che l’attività elettrica diaframmatica (EAdi) relativa rappresenta un predittore di weaning altamente accurato, in accordo con i risultati della Receiver Operating Characteristic (ROC) Curve. I dati ottenuti hanno confermato che l’EAdi presenta un’affidabilità superiore a quella dei predittori più usati in terapia intensiva. Oltre ad un’ottima sensibilità, l’EAdi relativa ha dimostrato una specificità nettamente superiore a quella dei predittori di weaning tradizionali. La sua semplicità e la sua rapidità di acquisizione rendono l’EAdi relativa un predittore valutabile al letto del paziente. La sua rilevanza clinica ne suggerisce un uso efficace nella pratica clinica quotidiana.
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Relazione tra attivazione linfocitaria e osteoclastogenesi nell’osteoporosi postmenopausale
Scheda Sintetica
Autore: Valentina Paganin
Relatore: Giovanni Carlo Isaia
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Medicina e Chirurgia (V.O.)
Data di Discussione: 09/07/2009
Voto: 110
Disciplina: Medicina Interna
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
Descrizione:
In questo studio sono state arruolate 11 pazienti affette da osteoporosi postmenopausale e la relazione tra osteoclastogenesi e attivazione linfocitaria è stata valutata mediante la citofluorimetria a flusso (FACS) sulle PMBC (Peripheral Blood Mononuclear Cells) da cui è possibile estrarre sia i precursori circolanti degli OC (come frazione cellulare CD14+, ovvero la popolazione monocitaria circolante) che i linfociti T. Le PBMC sono state ottenute mediante la metodica Ficoll Paque a partire da 40 ml di sangue periferico prelevato in litio-eparina mentre per le analisi al FACS i campioni di sangue sono stati marcati con specifici anticorpi monoclonali o corrispondenti isotipi di controllo. Infine la frazione dei monociti di 5 pazienti randomizzate è stata prima isolata dalla popolazione delle PBMC circolanti mediante biglie immunomagnetiche e successivamente messa in coltura in presenza o meno dei linfociti T.
Grado di Innovazione:
Innovativa per quanto riguarda le possibili implicazioni legate alla relazione tra osteoporosi e perdita della tolleranza verso il self.
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L’Amorosa Visione: da Ovidio a Petrarca, attraverso Giotto
Scheda Sintetica
Autore: Roberta Giordano
Relatore: Barbara Zandrino
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Lettere e Filosofia
Corso: Laurea Spec. in Letteratura, Filologia e Linguistica Italiana
Data di Discussione: 26/06/2009
Voto: 110 cum laude
Disciplina: letteratura italiana
Tipo di Tesi: Ricerca
Altri Relatori: Giorgio Barberi Squarotti, Fabrizio Crivello
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Umanistica
Dignità di Stampa: Si
Descrizione:
Il mio elaborato è dedicato ad un’analisi tematica e linguistico-stilistica dell’opera cui attese il Boccaccio ritornato a Firenze: l’Amorosa Visione, poemetto in terzine che rappresenta la prima entusiastica adesione del poeta alla civiltà toscana e al canone dantesco. Il lavoro si presenta in particolare come un’attenta ricerca di fonti, da quelle classiche (in particolare Ovidio) a quelle dantesche, passando attraverso quelle figurative e iconografiche, con particolare attenzione agli affreschi realizzati dal Maestro Giotto nel periodo napoletano. L’oggetto della ricerca tra le possibili fonti figurative dell’Amorosa visione è stato indagato seguendo un percorso culturale, costellato di fatti e di personaggi più o meno legati alla tarda area di Re Renato in relazione alla complessa iconografia costruita sui cicli di Uomini Famosi e di Trionfi, di cui Giotto, Boccaccio e in seguito Petrarca saranno i veicoli privilegiati.