Schede sintetiche

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Ruolo dell’aldeide deidrogenasi mitocondriale ALDH-2 nella bioattivazione di analoghi della trinitroglicerina: vasodilatazione in vitro e molecular modeling

Scheda Sintetica

Autore: Gloria Revetria
Relatore: Antonella Di Stilo
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Farmacia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche
Data di Discussione: 20/03/2009
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Chimica farmaceutica
Tipo di Tesi: Tesi Sperimentale
Altri Relatori: Paolo Tosco
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: Chimico farmaceutico

Descrizione:
Analoghi della trinitroglicerina ottenuti per addizione formale di un gruppo benzilico e successiva eliminazione di uno o due gruppi nitrato sono stati caratterizzati dal punto di vista della vasodilatazione in vitro. I dati ottenuti hanno evidenziato il coinvolgimento dell’ALDH-2 nella bioattivazione dei derivati di e mono nitrati della serie in opposizione con l’ipotesi di alcuni autori secondo i quali è l’elevato numero di gruppi nitrato e la loro influenza sull’elettrofilia a garantire l’interazione con l’enzima.
Il lavoro è proseguito indagando col molecular modeling le interazioni tra i composti della serie benzilica e i loro omologhi inferiori e l’enzima ALDH-2.
I dati computazionali confermano i dati sperimentali: i derivati di e mononitrati interagiscono con l’enzima mentre i trinitroderivati no perchè troppo ingombrati.
Quindi a determinare il coinvolgimento o meno dell’enzima non è il numero dei gruppi nitrato ma le caratteristiche stereo elettroniche delle molecole in to ...

Grado di Innovazione:
L’utilizzo dei metodi computazionali per razionalizzare i dati farmacologici.

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Chemioterapia neoadiuvante nel carcinoma colorettale con metastasi epatiche

Scheda Sintetica

Autore: Federica Colombi
Relatore: Massimo Aglietta
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia
Data di Discussione: 20/03/2009
Voto: 104
Disciplina: Oncologia medica
Tipo di Tesi: di Ricerca clinica
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: Oncologia

Descrizione:
Studio della sopravvivenza e dei fattori prognostici in un gruppo di 206 pazienti sottoposti a metastasectomia epatica.

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L’autotrapianto e la criopreservazione paratiroidea nel trattamento dell’iperparatiroidismo

Scheda Sintetica

Autore: Silvia Catalano
Relatore: Guido Gasparri
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia
Data di Discussione: 20/03/2009
Voto: 103
Disciplina: Chirurgia Generale
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si

Descrizione:
Nel nostro studio abbiamo selezionato, tra tutti i pazienti trattati per iperparatiroidismo presso la III Divisione Universitaria di Chirugia, tutti i casi trattati con un autotrapianto paratiroideo.
I risultati ci permettono di affermare che l’autotrapianto di tessuto paratiroideo fresco rappresenta una tecnica ben codificata. La funzionalità del tessuto criopreservato rimane buona fino a 12 mesi dal trattamento iniziale, ma è preferibile un reimpianto entro 3 mesi.

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Stratificazione prognostica dei pazienti con anomalia elettrocardiografica tipo Brugada

Scheda Sintetica

Autore: Natascia Cerrato
Relatore: Fiorenzo Gaita
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia
Data di Discussione: 16/03/2009
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Cardiologia
Tipo di Tesi: di Ricerca
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si

Descrizione:
La sindrome di Brugada è una malattia aritmogena ereditaria caratterizzata da alterazioni elettrocardiografiche tipiche, associata ad aritmie ventricolari che causano sincopi o morte improvvisa. Non esiste attualmente una terapia medica in grado di prevenire la morte improvvisa, l’unico presidio a nostra disposizione è l’impianto di un defibrillatore. Tale soluzione non è tuttavia priva di rischi e di complicanze: da qui la necessità di individuare i pazienti maggiormente a rischio. In letteratura vi sono ancora controversie per quanto riguarda la gestione del paziente sintomatico per sincope e degli asintomatici. Il nostro lavoro, che è uno studio di popolazione prospettico, si propone di valutare le caratteristiche epidemiologiche della malattia di Brugada in un campione di popolazione omogeneo, di stabilire il significato prognostico delle variabili cliniche (sintomi, tipo di ECG, sesso, familiarità) e genetihe e di valutare il ruolo dello studio elettrofisiologico nella stratificaz ...

 
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