Schede sintetiche
Tutte le Schede per data decrescente di discussione (suddivisione per Area, nei sottomenù)
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Il ritmo musicale. Un’indagine sul filo hegeliano
Scheda Sintetica
Autore: Simone Franchino
Relatore: Pietro Kobau
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Lettere e Filosofia
Corso: Laurea Spec. in Filosofia e Storia delle Idee
Data di Discussione: 22/07/2009
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Estetica
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Umanistica
Dignità di Stampa: Si
Descrizione:
Le pagine che seguono sono un tentativo di sondare il vasto e fecondo terreno rappresentato dal parametro ritmico in musica. Il fenomeno del ritmo musicale non ha mancato di suscitare l’interesse dell’uomo dall’antichità fino ai giorni nostri e schiere di filosofi, musicologi, psicologi e altri esponenti delle discipline più disparate si sono confrontati con esso. Tracciare anche solo una storia sommaria di ciò che è stato detto su questo tema è impresa da far tremar le vene ai polsi, per la ricchezza e l’ampiezza delle riflessioni che il ritmo ha generato. In questo lavoro mi limiterò ad esplorare una piccola porzione di questo enorme campo di analisi, e lo farò utilizzando le indicazioni fornite da Georg Wilhelm Friedrich Hegel, e contenute nella sua Estetica.
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Alterazioni dei linfociti T regolatori e dei meccanismi dell’apoptosi in pazienti affetti da immunodeficienza comune variabile
Scheda Sintetica
Autore: Alberto Ferrando
Relatore: Pierangelo Tovo
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Medicina e Chirurgia (V.O.)
Data di Discussione: 21/07/2009
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Immunologia-pediatria
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
Descrizione:
L’immunodeficienza comune variabile (CVID) è tra le più comuni immunodeficienze primarie umorali, seconda per frequenza solo al deficit selettivo di Ig A. La caratteristica peculiare di questa patologia è il deficit anticorpale dovuto ad un’alterata maturazione dei linfociti B terminali. Questo studio, su una casistica di 27 pazienti si è concentrato sull’analisi dei linfociti T regolatori e sullo studio della capacità del FAS di indurre l’apoptosi dei linfociti autoreattivi, per comprendere se le alterazionei dei linfociti T regolatori e del FAS possano avere un ruolo significativo nella patogenesi dell’immunodeficienza comune variabile e delle sue manifestazioni autoimmunitarie. I risultati ottenuti hanno chiaramente mostrato l’importanza dell’alterazione dei meccanismi dell’apoptosi FAS mediata nei pazienti affetti da CVID. L’elevata incidenza di resistenza all’apoptosi trovata in questa casistica e i casi riportati dalla letteratura di pazienti in cui si sovrappongono la ALPS e la ...
Grado di Innovazione:
A mio giudizio, e anche secondo quello espresso dalla commissione,si tratta di uno studio molto interessante poichè ha analizzato i linfociti T regolatori e soprattutto l’apoptosi fas mediata nella CVID trovando degli importanti punti in comune con la ALPS. Si tratta quindi di uno studio molto originale per quanto riguarda l’apoptosi fas mediata e il confronto con l’ALPS in quanto in letteratura fino ad ora non esistono studi su questo argomento se non qualche case report su soggetti affetti da ...
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Gli istotipi speciali nei tumori epiteliali dell’endometrio: fattori predittivi, prognostici e patterns di recidiva
Scheda Sintetica
Autore: Valentina Zanfagnin
Relatore: Paolo Zola
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia
Data di Discussione: 21/07/2009
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Ginecologia ed Ostetricia
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
Descrizione:
Scopo della presente tesi è l’analisi dei fattori prognostici e predittivi di ripetizione di malattia nelle pazienti affette da neoplasie endometriali con istotipo speciale (tumori di tipo II). Viene inoltre analizzata la distribuzione dei siti di ripetizione di malattia, correlandola con le procedure di trattamento ed i fattori prognostici noti.
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Struttura nucleare nel carcinoma papillifero della tiroide: aspetti morfologici e ricadute diagnostiche
Scheda Sintetica
Autore: Francesca Maletta
Relatore: Gianni Bussolati
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia
Data di Discussione: 21/07/2009
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Anatomia Patologica
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
Descrizione:
Questo studio ha lo scopo di valutare l’impiego della colorazione di immunoistochimica di una proteina costituente la membrana nucleare, l’emerina, nell’ambito della patologia tiroidea, con particolare riferimento ai preparati citologici ottenuti con procedura di agoaspirato; tale colorazione dovrebbe infatti essere d’aiuto nelle cosiddette lesioni citologiche tiroidee con aspetto microfollicolare, aiutando ad individuare i casi di carcinoma papillifero della tiroide.
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