Schede sintetiche
Tutte le Schede per data decrescente di discussione (suddivisione per Area, nei sottomenù)
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Azoospermia secretoria: possibile ruolo delle varianti del recettore degli androgeni
Scheda Sintetica
Autore: Elisa Lucia Galletto
Relatore: Dario Fontana
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia
Data di Discussione: 15/07/2009
Voto: 110
Disciplina: Malattie endocrino-metaboliche e nefro-urologiche
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
Descrizione:
L’infertilità rappresenta un problema sociale di grande attualità, tanto è che, ad oggi, ne sono interessate fino al 20% delle coppie. Nel 10-15% dei casi, la causa dell’infertilità maschile è da riferire ad una patologia nota come azoospermia. L’azoospermia secretoria è caratterizzata da un difetto nella produzione gonadica di spermatozoi maturi. Una Spermatogenesi difettosa frequentemente non ha una causa identificabile: è quella che si definisce una “infertilità idiopatica”.
Negli ultimi anni sta diventando evidente che una percentuale elevata dei casi di infertilità idiopatica è legata ad anomalie genetiche. Di particolare interesse sono le alterazioni nel gene codificante il recettore degli androgeni. Le mutazioni ed i polimorfismi in corrispondenza del gene che codifica per AR causano diverse alterazioni, denominate collettivamente con il termine di sindrome da insensibilità agli androgeni (AIS). I pazienti affetti da una leggera forma di AIS manifestano infertilità come primo o ...
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Studio sulla dinamica temporale e la distribuzione regionale della cicalina Scaphoideus titanus Ball nei vigneti dei cantoni di Vaud e Ginevra (Svizzera romanda)
Scheda Sintetica
Autore: Silvia Bellion
Relatore: Guido Badino
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
Corso: Laurea Spec. in Analisi e Gestione dell’Ambiente
Data di Discussione: 15/07/2009
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Ecologia
Tipo di Tesi: Sperimentale
Altri Relatori: Ivo Rigamonti
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Scientifica
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: viticoltura ed enologia, enti di ricerca agro-ambientale
Descrizione:
Scaphoideus titanus Ball è un Emittero Omottero Auchenorrinco appartenente alla famiglia dei Cicadellidi; si tratta di una specie monovoltina di origine nord americana, che vive a spese di piante del genere Vitis. L’insetto è stato dimostrato essere il vettore della Flavescenza dorata (FD) della vite, grave patologia di natura fitoplasmatica ascrivibile al complesso dei giallumi.
La lotta alla FD, obbligatoria per legge, prevede un intervento tempestivo contro l’insetto vettore, che permette generalmente di contenere i danni a livelli minimi. Lo sviluppo di modelli matematici previsionali, basati sulla conoscenza della biologia, dell’ecologia e dell’etologia del parassita, può risultare fondamentale per razionalizzare l’uso dei trattamenti chimici e talora per ridurlo o addirittura evitarlo.
Nella direzione di elaborare un modello qualitativo dello sviluppo temporale di S. titanus, si sono raccolti anzitutto dei dati sulla sua dinamica temporale di popolazione in cinque vigneti del ...
Grado di Innovazione:
A mio giudizio si tratta di un lavoro innovativo dal punto di vista dell’approccio ecologico, in particolare modellistico e metapopolazionistico, ad una problematica di interesse agro-economico.
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Identificazione di un meccanismo di resistenza ai farmaci inibitori di tirosin chinasi in cellule leucemiche staminali
Scheda Sintetica
Autore: Elisabetta Greco
Relatore: Giuseppe Saglio
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia - Sede di Orbassano
Data di Discussione: 15/07/2009
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Medicina Interna
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: Medico, farmacologico
Descrizione:
FoxO3a potrebbe rappresentare un ottimo target da inattivare nella popolazione leucemica quiescente, favorendo così l’attivazione nella CELLULA LEUCEMICA STAMINALE (LSC) di tutti quei meccanismi in grado di garantire la progressione dalla fase G0 alla fase G1: ciò renderebbe la LSC sensibile alle terapie attuali, superando la sua refrattarietà intrinseca. Tale popolazione cellulare possiederebbe quindi delle caratteristiche peculiari: si suppone che BCR-ABL in tale popolazione non sia completamente attivo o che l’attivazione di FoxO3a predomini sul segnale inibitorio ABL/AKT mediato. Il meccanismo attraverso cui l’attività di FoxO3a è mantenuta nonostante gli alti livelli di BCR-ABL non è ancora stata chiarita. Questo paradosso nella regolazione delle cellule staminali rappresenta un punto chiave per capire la mancata risposta alla terapia e porta con sé importanti implicazioni nella spiegazione delle recidive tumorali nonché nella individuazione di terapie mirate.
Grado di Innovazione:
Particolarmente innovativa per quanto riguarda lo sviluppo di nuovi farmaci che possano colpire dei target in grado di eradicare alcune forme di leucemia mieloide cronica.
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Asimmetria comportamentale e morfologica in testudo marginata (Schoepff, 1792)
Scheda Sintetica
Autore: Lucia Galli
Relatore: Cristina Giacoma
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
Corso: Laurea Spec. in Evoluzione del Comportamento Animale e dell’Uomo
Data di Discussione: 14/07/2009
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Etologia
Altri Relatori: Silvia Macchi
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Scientifica
Dignità di Stampa: Si
Descrizione:
Nella presente tesi viene indagata l’esistenza di lateralizzazione motoria in un gruppo composto da 46 individui imparentati di Testudo marginata. La presenza di asimmetria motoria è valutata grazie alla risposta, destra o sinistra, fornita dagli animali nell’esecuzione di un test di ribaltamento, ed è stimata sia a livello individuale che di gruppo. Sono esaminati gli esiti riportati in 16 prove svolte da ciascun animale, ed è verificata la stabilità della risposta su un sottocampione composto da 20 individui. Si valuta anche il livello di asimmetria morfologica a livello individuale e di gruppo, per determinare se vi possa essere una relazione tra la lateralizzazione motoria e la forma del carapace, struttura anatomica fortemente coinvolta nello svolgimento del test di ribaltamento.
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