Schede sintetiche

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A simple high performance liquid chromatography method for therapeutic drug monitoring of isavuconazole and four other antifungal drugs in human plasma samples.

Scheda Sintetica

Autore: Ilaria Zedda
Relatore: Antonio D’Avolio
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Dipartimento di Scienze Mediche
Corso: Laurea Magistrale in Biotecnologie Mediche
Data di Discussione: 27/07/2017
Voto: 106
Disciplina: Farmacologia
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Inglese
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: Medicina, biologia, farmacologia, micologia

Descrizione:
ABSTRACT

Invasive fungal infections are systemic mycoses that usually affect critically ill patients; their treatment is afforded by triazoles, whose Zharmacokinetic properties are still partially unclear.
In particular, isavuconazole (ISC) is a new broad-spectrum antifungal triazole approved in 2015 as first-line treatment for intravenous and oral use against invasive aspergillosis and for mucormycosis.
To date, the optimal management of the treatments with triazoles requires the use of Therapeutic Drug Monitoring (TDM), in order to prevent sub-therapeutic or toxic concentrations. TDM is a routinely used clinical practice that requires reliable quantification methods for benefit from it.
The aim of this work was the development and full validation of a HPLC-mass spectrometry assay for the simultaneous quantification of fluconazole, itraconazole, isavuconazole, posaconazole and voriconazole in human plasma samples, following the FDA (Food and Drug Administration) and EMA (Europea ...

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KL-6 (proteina Krebs von den Lungen-6): un’analisi sulla possibile utilità delle misurazioni sieriche del biomarker nella valutazione dell’evoluzione clinica in una coorte di pazienti affetti da fibrosi polmonare idiopatica.

Scheda Sintetica

Autore: Alessandro Roberto Cornio
Relatore: Carlo Albera
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche
Corso: Laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia
Data di Discussione: 19/10/2019
Voto: 103
Disciplina: Pneumologia
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: Pneumologi, Medici di laboratorio, Ricercatori, Case farmaceutiche

Descrizione:
La fibrosi polmonare idiopatica (IPF) è una condizione cronica con prognosi infausta caratterizzata da un decorso clinico variabile. Per obiettivare la misura della progressione dell’IPF, sono stati studiati diversi scores, ma, ad oggi, nessuno di questi si è rivelato del tutto soddisfacente. È stato suscitato l’interesse dei ricercatori, quindi, nell’identificazione di biomarcatori molecolari come strumento di supporto alla diagnosi di IPF, stadiativo e prognostico. Nonostante gli studi siano ancora in fase iniziale, il KL-6 si è dimostrato molto promettente nella valutazione dell’andamento della patologia. È stato osservato il valore prima dell’inizio della terapia antifibrotica in una coorte di pazienti affetti da IPF a confronto con una popolazione di controlli sani.

Grado di Innovazione:
Una dei primi studi sul KL6 e sul suo possibile utilizzo come marcatore prognostico di fibrosi polmonare idiopatica, parametro che attualmente manca a supporto del medico.

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Il referto strutturato in risonanza magnetica: stima del miglioramento della qualità nelle patologie complesse.

Scheda Sintetica

Autore: Alessandra Macchiorlatti Vignat
Relatore: andrea veltri
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche
Corso: Laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia - Sede di Orbassano
Data di Discussione: 19/07/2018
Voto: 110 cum laude
Disciplina: radiologia medica
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si

Descrizione:
Nonostante le tecnologie applicate alla diagnostica per immagini abbiano subito una notevole evoluzione negli oltre cento anni passati dalla scoperta dei raggi X, la modalità di refertazione è rimasta pressoché la stessa utilizzata dai primi radiologi. Il formato con cui attualmente vengono prodotti i referti è stato giudicato responsabile di inconsistenza, incompletezza e spesso mancata chiarezza; una delle possibili strategie per cambiare direzione nella refertazione è quella di adottare il referto strutturato: uniformare linguaggio e struttura al fine di facilitare la comunicazione radiologo-specialista, la condivisione e il confronto di dati, oltre che aumentare la rilevanza dei referti nella gestione clinica del paziente. Scopo della tesi è stato valutare le differenze di qualità oggettiva e soggettiva tra referti tradizionali e referti strutturati; ciò è stato possibile grazie all’introduzione della refertazione strutturata per gli esami di risonanza magnetica di alcune patologie ...

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CLASSIFICAZIONE PROGNOSTICA DEL CARCINOMA ENDOMETRIALE MEDIANTE CRITERI CLINICO PATOLOGICI E MOLECOLARI

Scheda Sintetica

Autore: Jeremy Oscar Smith Pezua Sanjinez
Relatore: Nicoletta Biglia
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche
Corso: Laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia - Sede di Orbassano
Data di Discussione: 20/07/2018
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Ginecologia e Ostetricia
Tipo di Tesi: Sperimentale
Altri Relatori: Guido Menato
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
In Collaborazione con: S.C.D.U. OSTETRICIA E GINECOLOGIA - A.O. Ordine Mauriziano di Torino

Descrizione:
In questa tesi le caratteristiche cliniche e patologiche già normalmente valutate nel carcinoma dell’endometrio sono state confrontate con degli ulteriori marcatori immunoistochimici e patologici quali la proteina p53, i recettori per gli estrogeni, i recettori per il progesterone e la presenza di linfociti infiltranti il tumore (TILs) al fine di verificare una loro correlazione di significato prognostico per il carcinoma dell’endometrio e con l’obiettivo finale di trasferire le conoscenze acquisiste nella pratica clinica per meglio identificare i carcinomi a prognosi negativa e permetterne un adeguato trattamento.

 
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