Schede sintetiche
Tutte le Schede per data decrescente di discussione (suddivisione per Area, nei sottomenù)
PubbliTesi - La Tesi
Echi danteschi nella poesia dannunziana
Scheda Sintetica
Autore: Domenico Fadda
Relatore: Clara Leri
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Lettere e Filosofia
Corso: Laurea Spec. in Letteratura, Filologia e Linguistica Italiana
Data di Discussione: 11/11/2019
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Letteratura italiana III
Tipo di Tesi: di Ricerca
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Umanistica
Dignità di Stampa: Si
Descrizione:
Nel capitolo I viene preso in esame il culto della figura di Dante nella seconda metà del XIX secolo, insieme alla tematica della sua diffusa influenza sulle opere di d’Annunzio. A seguire, un paragrafo è dedicato a Francesca da Rimini, mentre la sezione conclusiva del capitolo si sofferma sull’interesse di d’Annunzio per il mondo medievale. Il capitolo II è dedicato alla ricerca delle presenze dantesche nelle seguenti opere dannunziane: Primo vere, Canto novo, Intermezzo, L’Isottèo, La Chimera, Elegie romane, Poema paradisiaco. Segue, nel capitolo III, l’individuazione delle cantiche e dei canti danteschi più ricorrenti nelle opere trattate, mentre nel capitolo IV vengono considerate le opere dantesche, recanti segni di lettura, custodite al Vittoriale degli Italiani.
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Morfogenetica delle economie industriali: la complessità come nuovo quadro teorico per la politica industriale
Scheda Sintetica
Autore: Simone Amato Cameli
Relatore: Elisa Barbieri
Università: Università “Ca’ Foscari” di Venezia
Facoltà: Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati
Corso: Laurea Magistrale in Relazioni internazionali comparate - International relations
Data di Discussione: 30/10/2019
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Macroeconomia
Altri Relatori: Paolo Pellizzari
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sociale
Settori Interessati: Politica Economica, Politica Industriale, Epistemologia della Complessità, Filosofia dell’Economia, Economia dello Sviluppo
Descrizione:
Lo sviluppo industriale è un processo di trasformazione strutturale dalla natura irriducibilmente multidimensionale. La presente tesi è finalizzata a rispondere al quesito morfogenetico posto dalle dinamiche dello sviluppo industriale, ossia come sia possibile modellizzare la rottura di simmetria spontanea che sembra essere una caratteristica fondamentale dei sistemi economici in fase di industrializzazione. Rispondere a questa domanda non è possibile all’interno del paradigma meccanicista e tempo-reversibile che informa gli approcci economici ortodossi, e richiede un quadro teorico nuovo che incorpori l’irreversibilità, dunque l’evoluzione e la storia. Tale paradigma è costituito dalle teorie della complessità, che offrono modelli teorici atti a catturare l’equilibrio dinamico e la perenne trasformazione dei sistemi economici, consentendo di modellizzare la rottura spontanea di simmetria che è all’origine dei processi di industrializzazione. Il superamento del modello meccanicista e l ...
Grado di Innovazione:
La tesi è notevolmente innovativa per la sua capacità di riunire in un quadro generale organico letterature e ambiti di ricerca tra loro apparentemente lontani, rendendo possibile una comunicazione multi-disciplinare che sostanzia una nuova visione sistemica e umanistica delle discipline economiche.
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Disentangling predictive processing in the brain: an ALE meta-analysis
Scheda Sintetica
Autore: Linda Ficco
Relatore: Franco Cauda
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Dipartimento di Psicologia
Corso: Laurea magistrale in Scienze del corpo e della mente
Data di Discussione: 18/07/2019
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Neuroimmagini
Tipo di Tesi: Sperimentale
Altri Relatori: Tommaso Costa, Gyula Zoltan Kovacs
Lingua: Inglese
Grande Area: Area Umanistica
Dignità di Stampa: Si
In Collaborazione con: Friedrich-Schiller University of Jena
Settori Interessati: Settore di ricerca medica e di base
Descrizione:
Il predictive coding è un modello Bayesiano secondo il quale il cervello è costantemente impegnato in un processo inferenziale di predizione degli stimoli percettivi provenienti dal mondo esterno e interno. Tale modello suscita un crescente consenso nella comunità scientifica ed e riceve sempre più evidenze provenienti da studi con differenti disegni sperimentali, metodi, tipologia di partecipanti e task sperimentali. Il presente lavoro si serve di una tecnica meta-analitica chiamata Activation Likelihood Estimation (ALE - Eickhoff et al., 2009), che permette di integrare e sintetizzare grandi quantità di dati di neuroimmagine per ottenere delle mappe probabilistiche che descrivono l’attività cerebrale più consistente entro tutti gli studi considerati.
Lo scopo del presente lavoro è quello di evidenziare, laddove presenti, le aree cerebrali relative al momento in cui le predizioni (innate o create sperimentalmente) dei partecipanti venivano violate, generando il cosiddetto segnale di ...
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IDENTIFICAZIONE DI MARCATORI MOLECOLARI EPIGENETICI DI AGGRESSIVITÀ BIOLOGICA SU CAMPIONI CITOLOGICI DI CARCINOMA PAPILLARE TIROIDEO
Scheda Sintetica
Autore: Umberto Mortara
Relatore: Marco Volante
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche
Corso: Laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia - Sede di Orbassano
Data di Discussione: 18/07/2019
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Anatomia Patologica
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
Descrizione:
La diagnostica preoperatoria del carcinoma tiroideo è essenzialmente basata sulla ecografia e sulla esecuzione dell’agoaspirato, che rappresenta un test sensibile e specifico sebbene comprenda una categoria diagnostica indeterminata relativa alle lesioni follicolari che necessitano dell’esame istologico per un corretto inquadramento. Negli ultimi anni sono notevolmente avanzate le conoscenze molecolari nel carcinoma tiroideo, soprattutto nel tipo papillare, e le proposte di applicazione di biomarcatori molecolari nella caratterizzazione delle lesioni tiroidee in fase preoperatoria. Tuttavia, la maggior parte dei biomarcatori molecolari oggi in studio si riferisce a alterazioni di tipo genomico e di potenziale applicazione in fase diagnostica nelle lesioni indeterminate, e non di tipo prognostico.
Lo scopo di questo studio è stato invece quello di identificare nuovi marcatori molecolari legati a meccanismi epigenetici indicativi in fase preoperatoria della presenza di caratteristiche ...
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