Schede sintetiche
Tutte le Schede per data decrescente di discussione (suddivisione per Area, nei sottomenù)
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Il ruolo predittivo dei fattori legati allo stile di vita in un follow up a medio termine di una popolazione di soggetti con infarto miocardico acuto esordito in età giovanile
Scheda Sintetica
Autore: Cristina Fornengo
Relatore: Gian Paolo Trevi
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia
Data di Discussione: 07/10/2008
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Cardiologia
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
Descrizione:
Per infarto miocardico acuto giovanile si intende convenzionalmente l’infarto miocardico esordito al di sotto dei 45 anni d’età. Esso è un evento a bassa prevalenza tuttavia costituisce un pesante onere sul futuro rischio cardiovascolare. Scopo dello studio è analizzare il profilo di rischio cardiovascolare ed i fattori legati allo stile di vita(dieta, attività fisica, consumo giornaliero di alcol e caffè) rilevati al ricovero e ad un follow up a medio termine di 6±3,47 anni in una coorte di pazienti colpiti da infarto miocardico acuto in età inferiore o uguale a 45 anni, allo scopo di valutare il ruolo predittivo dei fattori legati allo stile di vita sull’insorgenza di eventi cardiovascolari ed il loro impatto sulla sopravvivenza. In una casistica di 112 pazienti (90% uomini)l’abitudine al fumo (81,2%), l’ipercolesterolemia (65%) e la familiarità per cardiopatia ischemica (27,6%) insieme ad una dieta ad alto rischio aterosclerotico e ad uno scarso esercizio fisico settimanale sono i p ...
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Caratterizzazione di centri difettivi in ossido di zinco nanostrutturato mediante risonanza paramagnetica elettronica
Scheda Sintetica
Autore: Federico Gallino
Relatore: Mario Chiesa
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
Corso: Laurea Spec. in Metodologie Chimiche Avanzate
Data di Discussione: 03/10/2008
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Chimica Inorganica
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Scientifica
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: Settore chimico-fisico
Descrizione:
Il presente lavoro si è concentrato sulla messa a punto di un metodo spray pirolisi per la sintesi di ossido di zinco policristallino e sul drogaggio dell’ossido con atomi di azoto. Il materiale sintetizzato, dalle analisi XRD e TEM, ha mostrato una struttura esagonale tipo wurtzite, particelle di dimensione media di 10 nm, buona cristallinità ed un’alta difettività. I centri difettivi, intrinseci ed estrinseci, sono stati principalmente caratterizzati mediante spettroscopia EPR.
Il drogaggio con azoto è stato ottenuto mediante annealing in atmosfera di NH3 e ha portato alla formazione di due specie radicaliche, una monomerica e una dimerica, caratterizzate mediante spettroscopia EPR in onda continua e impulsata.
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Studio spettroscopico e computazionale delle proprietà fotofisiche di complessi di metalli di transizione
Scheda Sintetica
Autore: Tiziana Ruiu
Relatore: Roberto Gobetto
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
Corso: Laurea Spec. in Metodologie Chimiche Avanzate
Data di Discussione: 03/10/2008
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Complessi dei Metalli di Transizione
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Scientifica
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: dispositivi ottici (display, OLED, celle solari); antitumorali a base di metalli, photodynamic therapy, sonde fluorescenti per DNA
Descrizione:
In questa tesi sono state studiate le proprietà fotofisiche di una nuove classi di complessi luminescenti di Re(I) e Ru(II), sia sperimentalmente (spettroscopia elettronica di assorbimento ed emissione) che mediante tecniche computazionali (DFT e TD-DFT), che hanno fornito risultati in buon accordo con i dati sperimentali e hanno permesso di razionalizzarli ed interpretarli. Sono stati studiati sei leganti della serie 1-(2-piridil)imidazo[1,5-a]piridina e i corrispondenti complessi di renio(I), appartententi alla categoria fac-[Re(L)(CO)3Cl], allo scopo di testarne le potenzialità per applicazioni in dispositivi OLED. Inoltre sono stati studiati tre complessi di rutenio appartenti alla serie [Ru(L)(4-ap)4]2+ (dove L = legante fenantrolinico e 4-ap = 4-aminopiridina); essi attualmente suscitano notevole interesse poichè uniscono la possibilità di intercalazione nel DNA con la capacità di fotodissociare selettivamente una o più 4-ap se irradiati con luce di opportuna lunghezza d’onda. A ...
Grado di Innovazione:
Particolarmente innovativa per quanto riguarda lo studio, sia sperimentale che computazionale, di complessi luminescenti di metalli di transizione con potenziali applicazioni in vari campi della tecnologia (OLED, intercalatori per DNA, complessi metallici bioattivi e fotoattivabili).
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Confronto tra follow up clinico e angiografico nei pazienti con stenosi coronarica del tronco comune sottoposti a rivascolarizzazione percutanea
Scheda Sintetica
Autore: Elena Giraudi
Relatore: Imad Sheiban
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia
Data di Discussione: 02/10/2008
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Cardiologia
Tipo di Tesi: di Ricerca
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
Descrizione:
Trattasi di una tesi nell’ambito della Cardiologia Interventistica, riguardante l’intervento di angioplastica coronarica percutanea con l’impianto di stent medicati per il trattamento della malattia del tronco comune non protetto. Scopo dello studio è stato quello di valutare l’outcome a lungo termine di tutti i pazienti sottoposti ad intervento di angioplastica coronarica con impianto di stent medicati sul TC non protetto nel nostro Centro. In particolare, l’attenzione si è concentrata sulle modalità con cui effettuare il follow up: infatti, anche se molti centri che eseguono questa procedura raccomandano il follow up angiografico (basato su una coronarografia di controllo routinaria anche in assenza di sintomi) a 9-12 mesi dalla procedura iniziale, non ci sono dati certi in letteratura che supportano questo approccio.
Grado di Innovazione:
A mio giudizio, la mia tesi risulta particolarmente innovativa per quanto riguarda l’oggetto e gli scopi del progetto di ricerca.
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