Schede sintetiche
Tutte le Schede per data decrescente di discussione (suddivisione per Area, nei sottomenù)
PubbliTesi - La Tesi
Montale teorico della letteratura
Scheda Sintetica
Autore: Matteo Lusiani
Relatore: Giorgio Ficara
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Lettere e Filosofia
Corso: Laurea Spec. in Letteratura, Filologia e Linguistica Italiana
Data di Discussione: 14/11/2012
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Letteratura italiana
Tipo di Tesi: Di Ricerca
Altri Relatori: Chiara Fenoglio
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Umanistica
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: Letteratura italiana, letteratura contemporanea, letteratura comparata, estetica, teoria della letteratura, filosofia, psicologia
Descrizione:
Montale aveva una sua personale concezione dell’arte e della letteratura? Aveva quella che potremmo definire una teoria della letteratura? Si è tentato di rispondere a questa domanda analizzando gli scritti critici e soffermandosi sui luoghi dove Montale si interroga sul senso e sulle caratteristiche della letteratura e dell’arte in senso generale.
Indagando i suoi rapporti con Croce, con Cecchi, con i critici “empirici” francesi Jaloux, Alain e Du Bos, con Valéry ed Eliot, con simbolismo e surrealismo, con formalismo e strutturalismo, si è individuata un’estetica che può essere definita originale e complessa.
Emerge una concezione dell’arte come forma autonoma di conoscenza dell’uomo, erede della filosofia metafisica e in grado di indagare la “condizione umana in sé considerata” grazie. Un’arte che si carica di valori umanistici, che diventa mezzo di salvezza dell’uomo: in una modernità che tenta di cancellare gli individui a favore di un uomo-massa macchina, preservare questo “ogg ...
Grado di Innovazione:
Gli scritti critici di Montale sono certamente un luogo ancora poco studiato e l’operazione di indagine svolta non era ancora stata tentata. A mio parere, anche i risultati ottenuti non sono privi di originalità.
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Identità e tempo in Paul Ricoeur: significato, azione, persona
Scheda Sintetica
Autore: Paolo Furia
Relatore: Gaetano Chiurazzi
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Lettere e Filosofia
Corso: Laurea Spec. in Filosofia e Storia delle Idee
Data di Discussione: 15/11/2012
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Ermeneutica Filosofica
Tipo di Tesi: Compilativa
Altri Relatori: Alberto Martinengo
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Umanistica
Dignità di Stampa: Si
Descrizione:
La tensione tra tendenza alla forma ed alla configurazione, propria dell’antico concetto di identità, e l’ambiguità dei significati, l’irrequietezza dell’esistenza ed il mutamento della realtà, frutti del percorso che si sviluppa a partire “sospetto” moderno e che sfocia nella decostruzione postmoderna, genera una dialettica che si ritrova in tutte le fondamentali opere di Ricoeur. Si tratta di una dialettica attraverso la quale il concetto di identità viene ripensato e, così, messo nella condizione di operare ancora: e questo in risposta alle esigenze poste dall’esperienza scientifica ed epistemica in generale, ma anche dalla presa in carico della dimensione intersoggettiva, etica, culturale e politica dell’essere-nel-mondo. La presente tesi intende osservare l’operare della dialettica dell’identità nei diversi campi dell’esperienza umana, con particolare attenzione a quelli oggetto delle opere tarde di Ricoeur (Sé come un altro, Percorsi del Riconoscimento), alla ricerca di una sua p ...
Grado di Innovazione:
Nello sforzo di recuperare uno sguardo sinottico sull’ingente opera ricoeuriana, la tesi valorizza gli aspetti più recenti dell’elaborazione del filosofo, con particolare attenzione alla riflessione sulla dimensione intersoggettiva e culturale con tutti i risvolti etico-politici del caso. Sono così desunti, dal pensiero teorico di Ricoeur, strumenti e concetti di analisi della realtà storico-sociale in grado di dialogare con gli sviluppi contemporanei delle scienze sociali e della riflessione po ...
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Medioevo su misura: la costruzione del medioevo nella storiografia albanese
Scheda Sintetica
Autore: Doan Dani
Relatore: Mario Gallina
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Lettere e Filosofia
Corso: Laurea Spec. in Storia
Data di Discussione: 13/11/2012
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Storia del Mediterraneo nel Medioevo
Tipo di Tesi: Sperimentale
Altri Relatori: Giuseppe Sergi
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Umanistica
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: medievistica, scienze politiche
Descrizione:
Il tema centrale dello studio è la costruzione del passato medievale dalla scuola storiografica albanese a partire dalla fine dell’Ottocento, in particolare nel Secondo dopoguerra. Tre sono gli approcci più significativi della medievistica albanese: l’approccio romantico, l’approccio patriottico-marxista e l’approccio eurocentrico. Il medioevo è stato posto al servizio di tre ideologie diverse che sono connesse dal nazionalismo. L’esito di tale connubio è stato il rapporto archetipale con il Baso medioevo, la scoperta e la massificazione dei miti della nazione, la costruzione dell’altro, precisamente degli ottomani, l’impiego del feudalesimo a plasmare la presunta identità europea della nazione albanese.
Grado di Innovazione:
A mio giudizio si presenta uno studio comparativo innovativo
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Ad Lucilium epistulae morales: liber octavus, epistula LXXIII.
Scheda Sintetica
Autore: Valentina Scaringella
Relatore: Federica Bessone
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Lettere e Filosofia
Corso: Laurea Spec. in Filologia e Letterature dell’Antichità
Data di Discussione: 09/11/2012
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Lingua e letteratura latina (Letteratura latina B)
Tipo di Tesi: Tesi di Ricerca
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Umanistica
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: Lingua e letteratura latina, filosofia, politica, beni comuni.
Descrizione:
Commento e traduzione dell’epistula LXXIII delle Ad Lucilium epistulae morales di L. A. Seneca.
Grado di Innovazione:
Credo che la mia Tesi di Laurea raggiunga un alto grado di innovazione. In primo luogo perché non esistono commenti all’epistula LXXIII senecana, in secondo luogo poiché la mia interpretazione di questa epistola si differenzia da tutte quelle sinora fornite dagli altri studiosi. Inoltre, il mio lavoro presenta anche un originale “dialogo” tra antichi e moderni.
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