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Valutazione della stabilità dimensionale di tre materiali da impronta per protesi fissa a confronto

Scheda Sintetica

Autore: Alessandro Podda
Relatore: Stefano Carossa
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Odontoiatria e Protesi Dentaria (V.O.)
Data di Discussione: 05/04/2006
Voto: 101
Disciplina: Protesi
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si

Descrizione:
Lo scopo del lavoro è stato quello di valutare in vivo la stabilità dimensionale lineare di due polieteri (Impregum-Garant,ESPE e P2,Heraeus-Kulzer) ed un polivinilsilossano (Aquasil,Dentsply) utilizzando un nuovo metodo sperimentale. È stato utilizzato un dispositivo rimovibile costituito da due pilastri artificiali e da una sella in resina, adattata per ogni paziente. Di questo dispositivo sono state rilevate in-vivo 24 impronte (4 pazienti, 2 operatori, 3 materiali da impronta). Le impronte così ottenute sono state sviluppate con gesso. Sono state misurate le distanze tra due coppie di punti per ogni modello.Non è emersa un’influenza dell’operatore nella presa dell’impronta. Si evidenziano differenze statisticamente significative tra i diversi materiali e il modello metallico di riferimento.I valori delle variazioni lineari percentuali sono dell’1% per Aquasil e per P2 e dello 0.4% per Impregum-Garant.

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La domanda di lavoro e i canali di reclutamento. Una ricerca esplorativa a Torino

Scheda Sintetica

Autore: Davide Donatiello
Relatore: Rocco Sciarrone
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Scienze Politiche
Corso: Laurea Spec. in Sociologia - (Corso interfacoltà)
Data di Discussione: 04/04/2006
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Sociologia economica
Tipo di Tesi: di Ricerca
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sociale
Dignità di Stampa: Si
In Collaborazione con: S.R.F. Società Ricerca Formazione scrl
Settori Interessati: Analisi politiche pubbliche, processi organizzativi, gestione risorse umane

Descrizione:
Il mio lavoro ha per argomento l’analisi dei comportamenti della domanda di lavoro rispetto al processo di job-match. L’interesse nasce dal fatto che esiste una consolidata tradizione di ricerca per quanto riguarda l’analisi delle strategie dell’offerta di lavoro, mentre sono relativamente pochi gli studi che si sono occupati della domanda. Molti studiosi (Barron, Berger e Black; Fernandez e Weinberg; Follis; Marsden; Petersen Saporta e Seidel) lamentano l’approccio parziale di numerose indagini che hanno avuto per oggetto il mercato del lavoro e in particolare l’incontro tra domanda e offerta. Il mercato del lavoro è infatti il terreno d’incontro tra due categorie di attori, i datori da una parte e i lavoratori dall’altra, ed è sembrato opportuno analizzare questo incontro assumendo la prospettiva del lato meno indagato. Ciò trova ancor più legittimazione se si riconosce ai datori la capacità di dettare, almeno in parte le regole del gioco. Quindi adottando la prospettiva della domand ...

Grado di Innovazione:
a mio giudizio la tesi affronta un argomento (le strategie d’azione della domanda di lavoro) che non vanta una consolidata tradizione di studi (soprattutto in ambito italiano): i principali contributi relativi all’analisi del job-match hanno infatti privilegiato la prospettiva dell’offerta di lavoro

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Valutazione quantitativa comparativa della qualità delle immagini TC in diagnostica odonto-maxillo-facciale

Scheda Sintetica

Autore: Federico Pipino
Relatore: Silvio Diego Bianchi
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Odontoiatria e Protesi Dentaria (V.O.)
Data di Discussione: 03/04/2006
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Radiologia
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: Odontoiatria, Radiologia, Ingengneria biomedica, fisica sanitaria

Descrizione:
Il ricorso all’esame TC nella programmazione pre-implantare risulta essere routinario. Partendo dal fondamentale principio radioprotezionistico A.L.A.R.A., i ricercatori hanno perciò affrontato il problema della riduzione della dose al paziente nel rispetto di un’adeguata qualità dell’immagine che consenta la diagnosi. Gli studi sull’argomento, pur avendo fornito risultati confortanti, sono tuttavia ancora pochi e non hanno dato l’impressione di essere stati condotti con rigore scientifico. Scopo del lavoro. Lo scopo di questo lavoro è valutare la possibilità di utilizzo, nella TC per scopo pre-implantare, di un protocollo di scansione a bassa dose nel rispetto di una qualità dell’immagine accettabile.
Lo scanner TC utilizzato è il LightSpeed Pro16 GE.Le scansioni sono state eseguite sul fantoccio geometrico Catphan 500, poi su uno anatomico allestito per lo studio. I parametri di scansione variati sono stati l’intensità di corrente e il pitch. Le immagini sono state analizzate median ...

Grado di Innovazione:
La tesi giunge alla conclusione che è possibile ridurre dell’80% la dose erogata al paziente in un’indagine TC a scopo preimplantare con ricostruzione Dentascan.

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Disturbi affettivi ed emicrania. Analisi delle possibili correlazioni nell’ambito di uno studio multicentrico

Scheda Sintetica

Autore: Elisabetta Ladisa
Relatore: Pier Maria Furlan
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia - Sede di Orbassano
Data di Discussione: 20/03/2006
Voto: s.v.
Disciplina: Psichiatria
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria

Descrizione:
Basandosi sul fatto che il disturbo bipolare I, II e la depressione unipolare risultano essere tra i disturbi psichiatrici con maggiore componente ereditaria ci si è posti l’obiettivo di effettuare un’analisi categoriale dei disturbi affettivi, suddividendo i sottotipi in base alle caratteristiche di personalità e alla comorbilità con emicrania.
Si è concluso che i disturbi affettivi sembrano avere tra loro caratteristiche simili e quindi corrispondere all’ipotesi che non siano patologie diverse, ma manifestazioni diverse di uno stesso spettro nosografico. Inoltre, sembra confermata l’ipotesi secondo cui l’emicrania nei disturbi dell’umore non rappresenta una comorbilità, ma un’associazione sindromica con fattori fisiopatologici in comune. Risulta esserci, infine, un’associazione sul piano della personalità con il cluster A ((p<,05).