Schede sintetiche

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Approccio percutaneo al trattamento della malattia coronarica diffusa multivasale nei pazienti diabetici tipo II insulino trattati: risultati a lungo termine

Scheda Sintetica

Autore: Alfonso Gambino
Relatore: Imad Sheiban
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia - Sede di Orbassano
Data di Discussione: 20/03/2006
Voto: 105
Disciplina: Cardiologia
Tipo di Tesi: Sperimentale e di Ricerca
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si

Descrizione:
Abbiamo valutato il follow up di una popolazione di 51 pazienti diabetici con lesioni coronariche multivasali diffuse (lunghezza>20mm) che avevano effettuato presso il nostro Dipartimento una procedura di angioplastica coronarica con il posizionamento di stent tra l’agosto del 2002 e il dicembre 2004. La popolazione era composta da 27 maschi e 24 femmine, sono stati posizionati un totale di 181 stent con una media di 3,5 stent/paziente. Il 64% dei soggetti ha ricevuto un trattamento esclusivo con stent convenzionali.Si sono verificati un totale di 14 decessi, 8 per cause cardiache;13 dei 14 decessi totali e tutti i decessi per cause cardiache si sono verificati nel gruppo di pazienti trattati con stent convenzionali.6 dei 7 IMA che si sono verificati durante il foolow-up hanno riguardato pazienti trattati con stent convenzionali.

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Prevalenza e fattori di rischio del morbo di Paget

Scheda Sintetica

Autore: Simona Bergui
Relatore: Giancarlo Isaia
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Medicina e Chirurgia (V.O.)
Data di Discussione: 13/03/2006
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Medicina Interna
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si

Descrizione:
La mia tesi he descritto la prevalenza del morbo di Paget nella città di Torino tramite lo studio di radiografie addominal i(mostrano le localizzazioni più frequenti di malattia) effettuate in periodi diversi.
Inoltre sono stati descritti i probabili fattori di rischio di malattia, quali la residenza in zone rurali e il contatto prolungato con animali da allevamento.
Infine è stata effettuata un’analisi mutazionale che ha rilevato la presenza di mutazioni specifiche tra i casi familiari di malattia.

Grado di Innovazione:
La mia tesi è innovativa per quanto riguarda il morbo di Paget

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Il quotidiano come una interfaccia utente

Scheda Sintetica

Autore: Eliana Corno
Relatore: Roberto Montanari
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Lettere e Filosofia
Corso: Laurea Spec. in Comunicazione nella Società dell’Informazione
Data di Discussione: 14/03/2006
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Interazione Uomo-Macchina
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Umanistica
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: Settore dell’editoria e in particolare di chi, nei giornali, si occupa della veste grafica e delle linee di design del prodotto

Descrizione:
Analisi empirica dei percorsi di lettura e delle modalità di interazione tra i lettori e la prima pagina di un quotidiano.

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Il plurilinguismo della prima traduzione italiana della “Celestina” (Roma 1506)

Scheda Sintetica

Autore: Andrea Gualano
Relatore: Francesca Geymonat
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Lettere e Filosofia
Corso: Lettere Indirizzo Moderno (V.O.)
Data di Discussione: 13/03/2006
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Grammatica italiana
Tipo di Tesi: di Ricerca
Altri Relatori: Gian Luigi Beccaria
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Umanistica
Settori Interessati: Grammatica italiana, storia della lingua italiana, letteratura italiana

Descrizione:
La prima traduzione italiana della Celestina, nota commedia spagnola di Fernando de Rojas, fu eseguita a Roma nei primi anni del Cinquecento da Alphonso Hordognez, familiare di papa Giulio II, in un periodo centrale per la storia del romanesco e per le sorti della lingua nazionale (dal momento che il dibattito teorico di quegli anni sulla lingua ebbe risvolti sulla stabilizzazione della norma). Il primo capitolo è dedicato alla figura del traduttore. Il secondo capitolo mette in luce le dinamiche di trasformazione del romanesco in epoca rinascimentale attraverso le posizioni di alcuni studiosi che si sono espressi su tale argomento. Il terzo, dedicato alla lingua cortigiana, descrive le teorie dei letterati cinquecenteschi che hanno indicato la lingua d’uso alla corte romana come punto di riferimento per il volgare promosso con le loro speculazioni. Il quarto ed ultimo capitolo è un’analisi dei più significativi fenomeni fono-morfologici di due atti (su ventuno) della commedia, in rela ...

 
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