Schede sintetiche
Tutte le Schede per data decrescente di discussione (suddivisione per Area, nei sottomenù)
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Caratterizzazione clinica del VEGF, IL-6 e IGF-1 sierici in pazienti affetti da tumore del colon-retto
Scheda Sintetica
Autore: Elisa Bellini
Relatore: Luigi Dogliotti
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia - Sede di Orbassano
Data di Discussione: 26/07/2007
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Oncologia
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
Descrizione:
La gestione dei pazienti affetti da tumore del colon-retto è radicalmente mutata negli ultimi anni; l’introduzione in clinica di nuovi farmaci citostatici e le cosiddette “target therapies” hanno mutato consistentemente l’andamento di tale neoplasia.
Solo l’approfondimento della conoscenza dei singoli meccanismi che portano alla proliferazione e sopravvivenza in ambienti ostili dei cloni tumorali ci permetterà di scegliere i bersagli da colpire per bloccarne la crescita. Scopo dello studio è valutare l’utilità clinica dei tre analiti circolanti VEGF, IL-6 ed IGF-1 ed identificare eventuali correlazioni fra la loro espressione e le caratteristiche della neoplasia.
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Problematiche di interesse riabilitativo nel paziente affetto da melanoma. Casistica clinica
Scheda Sintetica
Autore: Chiara Scavino
Relatore: Maria Grazia Bernengo
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia - Sede di Orbassano
Data di Discussione: 26/07/2007
Voto: 107
Disciplina: Malattie cutanee e veneree/Riabilitazione e Rieducazione funzionale
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
Descrizione:
In questi ultimi anni si è assistito ad un progressivo intensificarsi dell’intervento riabilitativo in campo oncologico, legato sia all’aumento della sopravvivenza dei pazienti, sia alla ricerca del miglioramento della qualità di vita. Scopo di questo lavoro è stato analizzare le caratteristiche cliniche, riabilitative e di follow-up di un gruppo di 51 pazienti affetti da melanoma inviati al servizio S.C.D.O. di Recupero e Rieducazione Funzionale dell’Azienda ospedaliera S. Giovanni Battista di Torino (direttore Dr.ssa M. P. Schieroni), dagli specialisti della Sezione di Dermatologia Oncologica- S.C.D.U. Dermosifilopatia 2 dell’Università di Torino, diretta dalla Prof. M.G. Bernengo nel periodo compreso tra gennaio 2002 e gennaio 2007.
Grado di Innovazione:
A mio parere, vista la scarsa presenza in letteratura di lavori inerenti il recupero e la riabilitazione, la tesi risulta innovativa proprio in merito ai dati raccolti.
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Approccio multimodale al trattamento della litiasi intraepatica:studio della nostra casistica e review della letteratura
Scheda Sintetica
Autore: Nicoletta Sveva Pipitone Federico
Relatore: Antonio Robecchi
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia - Sede di Orbassano
Data di Discussione: 26/07/2007
Voto: 110
Disciplina: Chirurgia Generale
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
Descrizione:
Ad un excursus relativo alla litiasi intraepatica (definizione, epidemiologia, classificazione, eziopatogenesi, clinica, diagnosi, aspetti anatomopatologici, correlazione tra litiasi intraepatica e carcinogenesi e trattamento), segue lo studio analitico di una casistica di 51 pazienti il cui obiettivo è quello di valutare e confrontare i differenti tipi di trattamento in corso di epatolitiasi, focalizzando in special modo l’attenzione su quello chirurgico e radiologico interventistico.
Grado di Innovazione:
Ritengo la mia tesi particolarmente innovativa relativamente al capitolo che tratta della stretta correlazione fra litiasi intraepatica e carcinogenesi, dimostrata poi dallo studio stesso.
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Comportamento di colture monolayer di condrociti e sinoviociti articolari all’esposizione con Gadolinio
Scheda Sintetica
Autore: Mattia Cravino
Relatore: Paolo Rossi
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Medicina e Chirurgia (V.O.), Orbassano
Data di Discussione: 26/07/2007
Voto: 110 cum laude
Disciplina: ortopedia e traumatologia
Tipo di Tesi: Sperimentale e di Ricerca
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
Descrizione:
Questo lavoro si prefigge lo scopo di constatare l’ipotesi secondo la quale i mezzi di contrasto paramagnetici contenenti Gadolinio sono in qualche modo lesivi per le linee cellulari che vengono in contatto con tale composto.
Lo studio è stato condotto su condrociti, cellule sinoviali, cellule del Corpo di Hoffa e cellule mesenchimali della spongiosa dell’osso, prelevate, da uomo, durante intervento chirurgico di protesi di anca e di ginocchio.
Grado di Innovazione:
A mio giudizio particolarmente innovativa perche pochi studi hanno finora esaminato la tossicità dei mezzi di contrasto contenenti Gadolinio sui condrociti e sulla cartilagine articolare. Inoltre, la novità del nostro studio è relativa al fatto che sono state coltivate più linee cellulari: non risultano precedenti in letteratura di tale coltivazione.
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