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Riattivazione del virus HHV-6 e complicanze post-trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche in eta’ pediatrica

Scheda Sintetica

Autore: Carmelina Calitri
Relatore: Pier Angelo Tovo
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia
Data di Discussione: 08/07/2008
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Pediatria
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: Settore medico-scientifico delle malattie infettive, dell’oncologia e dei trapianti, settore farmacologico.

Descrizione:
Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche è oggi ampiamente utilizzato per la cura di diverse patologie ematologiche e neoplastiche. Le complicanze legate alla procedura, fra cui quelle infettive, sono però responsabili di una mortalità oscillante fra il 10 e il 40%. Fra gli agenti infettivi virali, sono soprattutto i membri della famiglia degli Herpesviridae a determinare le manifestazioni cliniche più importanti. Negli ultimi anni è emersa l’importanza della riattivazione post-trapianto di HHV-6, stimata essere fra il 25 e il 75%. Lo studio oggetto di questa tesi è volto ad indagare la prevalenza della riattivazione di tale virus nei pazienti pediatrici sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche nel Centro Trapianti dell’A.S.O. O.I.R.M.-S’Anna di Torino, e a valutare l’insorgenza, nei soggetti con viremia da HHV-6, di quelle manifestazioni cliniche correlabili con l’evento secondo la letteratura scientifica internazionale.

Grado di Innovazione:
A mio giudizio, questa tesi è innovativa perchè è volta a richiamare l’attenzione del clinico su un agente virale poco conosciuto come responsabile di gravi complicanze post-trapianto allogenico di cellule staminali, e che, se individuato precocemente, è possibile trattare efficacemente con gancyclovir.

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La Radiochirurgia Stereotassica nel trattamento delle metastasi cerebrali: ruolo delle nuove metodiche di imaging RM nel follow-up clinico-radiologico

Scheda Sintetica

Autore: Angela Botticella
Relatore: Umberto Ricardi
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia
Data di Discussione: 07/07/2008
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Radioterapia
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si

Descrizione:
La RM convenzionale rappresenta la metodica di scelta nella valutazione della risposta alla Radiochirurgia Stereotassica nei pazienti affetti da metastasi cerebrali. Tuttavia, il criterio dimensionale non sempre è soddisfacente nella diagnosi differenziale tra pseudoprogressione e progressione vera. Questo studio si propone di indagare il ruolo della RM di Perfusione e Diffusione nella definizione di parametri precoci di risposta al trattamento radiochirurgico.

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Compulsività e tratti personologici nel paziente obeso e binge eater. Contributo personale

Scheda Sintetica

Autore: Elena Tiziana Ancelliero
Relatore: Secondo Fassino
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia
Data di Discussione: 07/07/2008
Voto: 103
Disciplina: Psichiatria
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: Medicina, Psicologia, Scuola, Mass Media

Descrizione:
Dopo una descrizione della dimensione socio-psicologica e clinica del paziente con obesità essenziale e binge eating disorder, si discutono i diversi approcci al concetto di personalità. Nello studio proposto, infine, si è verificata l’esistenza di un rapporto di associazione tra profilo personologico individuale e compulsività alimentare, in relazione alle variabili socio-anagrafiche, cliniche e psicologiche registrate nel campione in esame (581 soggetti).

Grado di Innovazione:
Particolarmente innovativa, in quanto esplora la relazione personalità-compulsività alimentare, fino ad oggi non indagata direttamente dalla Letteratura, presentando il vantaggio di includere un campione numeroso di soggetti e permettendo, dunque, una certa generalizzazione dei risultati

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Livelli di comprensione della lingua scritta in bambini in eta’ scolare. Un’indagine sullo svantaggio linguistico nell’eporediese

Scheda Sintetica

Autore: Gabriele Baratto
Relatore: Gaetano Berruto
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Lettere e Filosofia
Corso: Laurea Spec. in Scienze Linguistiche
Data di Discussione: 07/07/2008
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Sociolinguistica
Tipo di Tesi: di Ricerca
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Umanistica
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: Sociologia del linguaggio, educazione linguistica

Descrizione:
Un’indagine sul campo volta ad individuare se (ed in che misura) ad oggi deteminate condizioni socioculturali di partenza dei bambini in età scolare possano essere messe in relazione con certe loro competenze linguistiche e col loro andamento scolastico. L’inchiesta si è svolta su di un campione di circa 200 ragazzi di V elementare e I media. Per l’indagine sono stati realizzati un questioanario di carattere sociale e personale volto ad inquadrare il contesto culturale ed economico del ragazzino e un test di comprensione lessicale e testuale. La ricerca ha evidenziato una significativa correlazione tra l’ambiente culturale della famiglia dei partecipanti e le loro prestazioni al test di comprensione e una altrettanto significativa relazione tra punteggio ottenuto al test e andamento scolastico. E’ stato individuato un gruppo di studenti che può dirsi effettivamente di svantaggiati, dal punto di vista scolastico e linguistico, tuttavia le cause dello svantaggio non sono solo economico/s ...

Grado di Innovazione:
Particolarmente innovativa per quanto riguarda la raccolta dei dati, la loro valutazione e per l’approccio con gli informatori.