Schede sintetiche

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PubbliTesi - La Tesi
Giustificare la critica. La sociologia politica e morale di Luc Boltanski

Scheda Sintetica

Autore: Arianna Lovera
Relatore: Enrico Donaggio
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Lettere e Filosofia
Corso: Laurea Spec. in Filosofia e Storia delle Idee
Data di Discussione: 10/07/2008
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Filosofia della Storia
Tipo di Tesi: Tesi di Ricerca
Altri Autori: Pierre Bourdieu, Emile Durkheim, Max Weber, Werner Sombart, Karl Marx, Louis Dumont, Albert Hirschman
Altri Relatori: Pierpaolo Portinaro, Tommaso Vitale
Lingua: Italiano, Français
Grande Area: Area Umanistica
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: Settore gestione risorse umane, sindacati, uffici di collocamento

Descrizione:
La tesi è incentrata sul ruolo delle operazioni critiche in Luc Boltanski, uno dei più noti sociologi francesi contemporanei e Directeur d’Etudes presso l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi. Boltanski è stato allievo di Pierre Bourdieu, ma a partire dagli anni’80 si è allontanato dalla sua metodologia per approfondire la genesi storica e conflittuale delle categorie sociali, sforzandosi di “prendere sul serio” le motivazioni fornite dagli agenti a spiegazione delle loro azioni. La tesi si concentra in particolare sul ruolo delle operazioni critiche e sul legame critica-capitalismo. Secondo l’autore, il sistema capitalistico non può fare a meno di uno “spirito” capace di giustificarlo agli occhi dei suoi critici che, per continuare a elaborare una critica efficace, devono continuamente rinnovarla, adattandola al mutare del capitalismo e del suo spirito.

Grado di Innovazione:
A mio giudizio la tesi è particolarmente innovativa per quanto riguardo l’appronfondimento del pensiero di Boltanski, in quanto si tratta della prima monografia completa dell’autore, non solo in Italia.

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Cellule T regolatorie nella Sindrome di Sézary. Studio immunistochimico, citofluorimetrico e biomolecolare: correlazione con il fenotipo e la prognosi

Scheda Sintetica

Autore: Elena Marra
Relatore: Maria Grazia Bernengo
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia
Data di Discussione: 10/07/2008
Voto: 107
Disciplina: Dermatologia
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si

Descrizione:
Viene per la prima volta segnalato nella sindrome di Sézary il significato prognostico favorevole degli elementi FoxP3+ nell’infiltrato cutaneo. Viene inoltre confermato che gli elementi neoplastici non presentano il classico fenotipo regolatorio CD4+ CD25+bright Foxp3+. Tuttavia, sulla base dell’espressione del CD200 a livello degli elementi atipici, è possibile ipotizzare per la sindrome di Sézary un fenotipo T-regolatorio che favorirebbe lo stato di severa immunodeficienza caratteristico di questa rara patologia.

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Utilità della biopsia pre-vertebroplastica percutanea

Scheda Sintetica

Autore: Francesca Mastrogiacomo
Relatore: Giovanni Gandini
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia
Data di Discussione: 09/07/2008
Voto: 110 cum laude
Disciplina: radiodiagnostica per immagini
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si

Descrizione:
Lo scopo di questo lavoro consiste nel verificare, per mezzo di un’analisi retrospettiva di concordanza tra dati anamnestici ed analisi istologica, l’utilità clinica, la fattibilità tecnica (in termini di prolungamento dei tempi della procedura, calibro degli aghi da utilizzare e danno aggiuntivo arrecato al paziente) della biopsia vertebrale coassiale eseguita durante intervento di vertebroplastica percutanea (PVP). Tra ottobre 2003 e aprile 2008, 143 pazienti sono stati sottoposti a PVP su 258 metameri dorso-lombari. Il successo tecnico è risultato del 100% e non si sono verificate complicanze correlabili al prelievo bioptico. Essendo la biopsia coassiale una procedura fondamentale per la diagnosi di natura del crollo vertebrale, fattibile dal punto di vista economico e tecnico (non allunga i tempi di PVP e non aggiunge rischi iatrogeni al paziente), la nostra esperienza dimostra la sua estrema utilità durante PVP.

Grado di Innovazione:
A mio giudizio, particolarmente innovativa per quanto rigurda la correlazione tra biopsia vertebrale coassiale e vertebroplastica percutanea.

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Interazioni tra cellule tumorali e linfociti T non convenzionali nella leucemia linfatica cronica: implicazioni biologiche e cliniche

Scheda Sintetica

Autore: Candida Vitale
Relatore: Massimo Massaia
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia
Data di Discussione: 09/07/2008
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Ematologia
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si

Descrizione:
Sono state valutate le interazioni tra le cellule tumorali di leucemia linfatica cronica, la cui malignità è specificamente condizionata da alcune caratteristiche intrinseche del clone neoplastico,e l’attività di alcune cellule del sistema immunitario, in grado di esercitare una regolazione estrinseca sull’aggressività dello stesso clone.

 
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