Schede sintetiche

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Il pinguino africano Spheniscus demersus in cattività: Analisi del comportamento

Scheda Sintetica

Autore: Ludovica Alberta Crudele
Relatore: Daniela Pessani
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
Corso: Laurea Spec. in Evoluzione del Comportamento Animale e dell’Uomo
Data di Discussione: 09/07/2012
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Biologia Marina
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Scientifica
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: Bioparchi nazionali e privati, SANCCOB, enti di ricerca sul comportamento animale e sulla salvaguardia delle specie a rischio di estinzione

Descrizione:
Presso il Bioparco Zoom di Cumiana (Torino) è presente da 2 anni una colonia di pinguino africano Spheniscus demersus (specie classificata come endangered dall’ IUCN) composta da adulti e giovani. I pinguini occupano una vasta area, che riproduce la spiaggia sudafricana di Boulders Beach, dotata di piscina outdoor ed indoor e di nidi naturali ed artificiali.
Gli scopi dello studio qui sintetizzato sono: 1) analizzare i diversi comportamenti messi in atto dai componenti della colonia; 2) descrivere le possibili differenze comportamentali tra gli esemplari di sesso maschile e quelli di sesso femminile e tra tutti gli individui della colonia; 3) valutare le eventuali differenze tra i comportamenti descritti in natura e quelli osservati in cattività. Durante il periodo di studio la colonia osservata era composta da trenta adulti, un sub-adulto e cinque piccoli.
Il periodo di monitoraggio è stato preceduto da cinquanta giorni di osservazione (giugno-luglio) mirati al riconoscimento dei si ...

Grado di Innovazione:
A mio giudizio, particolarmente innovativa per quanto riguarda i dati raccolti in cattività sulla specie di pinguino monitorato, che hanno permesso la prima analisi del comportamento di Spheniscus demersus dal punto di vista quantitativo.

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Il rapporto padre-figlio nella poetica di Paul Auster

Scheda Sintetica

Autore: Daniele Ferrero
Relatore: M. Barbara Lanati
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Lettere e Filosofia
Corso: Laurea Spec. in Comunicazione e Culture dei Media
Data di Discussione: 19/07/2012
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Lingua e letteratura anglo-americana
Tipo di Tesi: di Ricerca
Altri Relatori: Gianluca Cuozzo
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Umanistica
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: Culturali

Descrizione:
Orfani in cerca di una famiglia, padri negligenti e surrogato: all’interno della sua opera, Auster indaga le dinamiche delle relazioni genitoriali. Incapaci di onorare l’impegno che si sono assunti, i padri, quando non muoiono anzitempo, sfuggono alle proprie responsabilità. Lo strappo è vissuto come una mutilazione, una ferita rimarginabile soltanto attraverso un ricongiungimento che, il più delle volte, si realizza soltanto post mortem. La scomparsa del padre determina, da un lato, l’impossibilità di ricucire lo strappo in vita e, dall’altro, un parziale recupero postumo attraverso il filtro memoriale. Forte di una coscienza rigenerata da una piena consapevolezza, l’eroe di Auster riparte per esplorare il mondo alla luce di una fondamentale scoperta: alla morte del padre, il figlio diviene il solo custode della propria anima, genitore di se stesso nonché della creatura di cui forse, a sua volta, diventerà padre.

Grado di Innovazione:
Nel corso della mia tesi traccio un percorso che accomuna gran parte dell’opera di Auster, incentrato sulle dinamiche delle relazioni tra padri e figli, sottolineando come queste siano alla base di tanta parte della produzione dello scrittore statunitense, determinanti al fine di comprendere la poetica dell’autore. Nel capitolo dedicato a Travels in the Scriptorium (2007), tento un’interpretazione psicologica del breve romanzo: Auster, scrittore responsabile delle torture inflitte ai personaggi ...

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Nostro attuale atteggiamento nella gestione delle complicanze urologiche maggiori del trapianto renale: esperienza del Centro Trapianti di Rene di Torino dal 1999 al 2010

Scheda Sintetica

Autore: Ettore Dalmasso
Relatore: Dario Fontana
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Medicina e Chirurgia (V.O.)
Data di Discussione: 20/07/2011
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Urologia-Nefrologia-Trapianto renale
Tipo di Tesi: Sperimentale
Altri Autori: Fedele Lasaponara, Giovanni Pasquale, Omidreza Sedigh, Andrea Bosio
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si

Descrizione:
Obiettivo dello studio è stato l’analisi dell’iter diagnostico e del trattamento delle complicanze osservate in questi anni nel Centro di Torino, per valutarne i risultati ed individuare le opzioni terapeutiche più efficaci nei confronti delle diverse complicanze e delle caratteristiche più specifiche di queste. Si sono dimostrate importanti evidenze nel trattamento, avvalorate da una casistica tra le più ampie descritte in letteratura.

Grado di Innovazione:
A mio giudizio i risultato ottenuti consentono di introdurre importanti novità nel trattamento delle complicanze urologiche maggiori del trapianto renale a dispetto della letteratura in materia

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Nuove prospettive per il trattamento dell’epatocarcinoma avanzato non resecabile: termoablazione a radiofrequenza con “balloon-occlusion” dell’arteria epatica (BO-RFA) plus chemioembolizzazione arteriosa transcatetere (TACE) in approccio single-step

Scheda Sintetica

Autore: Teresa Antonella Di Rienzo
Relatore: Antonio Gasbarrini
Università: Università Cattolica del “Sacro Cuore”
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia
Data di Discussione: 15/03/2012
Voto: 108
Disciplina: Gastroenterologia
Tipo di Tesi: Sperimentale di Ricerca
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria

Descrizione:
E’ stato condotto uno studio pilota multidisciplinare monocentrico prospettico per testare una nuova terapia combinata in approccio single-step con ablazione a radiofrequenza della lesione target di maggiori dimensioni durante l’occlusione dell’arteria epatica afferente al tumore, seguita da una TACE selettiva; la procedura è stata quindi completata da una chemioembolizzazione lobare mirata al trattamento dei restanti piccoli noduli

 
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