Schede sintetiche
Tutte le Schede per data decrescente di discussione (suddivisione per Area, nei sottomenù)
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Dosimetria in vivo con rivelatori MOSFET e loro applicazione in trattamenti di radioterapia post-mastectomia
Scheda Sintetica
Autore: Francesca De Monte
Relatore: Cristiana Peroni
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
Corso: Laurea Spec. in Fisica Ambientale e Biomedica
Data di Discussione: 24/07/2007
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Dosimetria in vivo
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Scientifica
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: Ospedali e cliniche in cui si attuano trattamenti di radioterapia
Descrizione:
In questa tesi si è cercato di studiare e quindi applicare in dosimetria in vivo dei nuovi dosimetri basati sul principio di funzionamento dei transistor MOSFET (Metal-Oxide-Semiconductor Field Effect Transistor). I dosimetri oggetto d’indagine si chiamano “MOSFET OneDose”. L’attività di studio e ricerca si è svolta nel Complejo Hospitalario Universitario de Santiago de Compostela C.H.U.S. (Galizia, Spagna) grazie ad un progetto di mobilità internazionale. Senza dubbio il tema trattato e le applicazioni pratiche di dosimetria in vivo sono di grande interesse e restano un argomento aperto a ricerche future e ulteriori indagini. Si è cercato di studiare il principio di funzionamento di questi dosimetri, scoprire i vantaggi dell’utilizzo di un sensore MOSFET rispetto agli altri dosimetri in vivo, ma anche i limiti, e infine studiare gli esiti dell’applicazione dei OneDose su alcuni pazienti.
Grado di Innovazione:
Mi è stata concessa la dignità di stampa in quanto il lavoro è, oltre che unico nel suo genere, particolarmente interessante per il miglioramento della qualità della cura sui pazienti sottoposti a radioterapia.
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Vertici mesonici nei modelli NJL e PNJL
Scheda Sintetica
Autore: Marco Picco
Relatore: Wanda Maria Alberico
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
Corso: Laurea Spec. in Fisica delle Interazioni Fondamentali
Data di Discussione: 24/07/2007
Voto: 110
Disciplina: Quantum-Chromo-Dynamics
Tipo di Tesi: di Ricerca e programmativa
Altri Relatori: Hubert Hansen
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Scientifica
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: Ricerca Fisica Teorica
Descrizione:
Nella tesi vi è un profondo studie delle proprietà mesoniche di mesoni leggeri ( sigma e pione ) secondo i modelli NJL e PNJL e un confronto su tali proprietà ricavate dai due modelli. Vi è anche lo studio del vertice di decadimento della particella sigma in due pioni in entrambi i modelli e a temperatura e potenziale chimica finito.
Grado di Innovazione:
a mio parere è innovativa per quel che riguarda la comprensione di fenomeni legati ai quark leggeri
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Trend temporale nell’incidenza del diabete mellito di tipo 1
Scheda Sintetica
Autore: Chiara Tringali
Relatore: Paolo Cavallo Perin
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia
Data di Discussione: 23/07/2007
Voto: 107
Disciplina: Medicina Interna
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: centri di medicina interna, centri di diabetologia, centri di epidemiologia e di Sanità Pubblica
Descrizione:
Vi è ormai un ampio consenso nel ritenere che il diabete di tipo 1 sia dovuto ad una distruzione immuno-mediata delle b-cellule pancreatiche in individui geneticamente suscettibili esposti a fattori di rischio ambientali.
L’epidemiologia del diabete di tipo 1 ha suscitato l’interesse dei ricercatori solo negli ultimi due decenni, quando a partire dagli anni ’80, in molti Paesi si è assistito ad un rapido aumento della sua incidenza. Tale incremento ha quindi indotto gli studiosi a ricercare i possibili fattori eziopatogenetici. Utili indicazioni per l’identificazione di tali fattori si possono ottenere dallo studio delle variazioni geografiche dell’incidenza in relazione alle caratteristiche delle diverse regioni. Fondamentale per tale tipo di analisi è la necessità di ottenere dati di incidenza di elevata qualità raccolti in modo uniforme per mezzo di un protocollo standard a partire dai registri di popolazione, che sono stati indicati dall’OMS, nel 1985, tra gli obiettivi ...
Grado di Innovazione:
la tesi risulta particolarmente innovativa poichè è il primo lavoro che fornisce i dati relativi all’incidenza del diabete di tipo 1 nell’intera regione piemonte, con risultati statisticamente significativi.
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La ciclosporina a come terapia alternativa nel trattamento delle sindromi nefrosiche “difficili” in corso di glomerulonefriti primitive
Scheda Sintetica
Autore: Elena Mondo
Relatore: Giuseppe Paolo Segoloni
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia
Data di Discussione: 23/07/2007
Voto: 107
Disciplina: Nefrologia
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
Descrizione:
Il trattamento della sindrome nefrosica idiopatica dell’adulto in corso di glomerulonefrite primitiva, per quanto ben definito, presenta ancora oggi delle problematiche di non facile soluzione.
Si ricorda infatti che il primo obiettivo è la riduzione della proteinuria anche indipendentemente dalla risoluzione completa della malattia, in quanto essa è ritenuta responsabile dell’evoluzione progressiva della nefropatia verso la perdita irreversibile della funzione renale.
Gli schemi tradizionali, basati sull’uso degli steroidi o sulla loro associazione con farmaci citotossici, possono risultare talora inefficaci o gravati da effetti collaterali di rilievo che ne richiedono la sospensione o ne controindicano l’uso, soprattutto in pazienti anziani o affetti da importanti comorbidità. In altri casi, nonostante una risposta soddisfacente, l’insorgenza di frequenti recidive espone comunque al rischio di importanti effetti tossici. In questo contesto la ciclosporina A si colloca come v ...
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