Schede sintetiche

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Ottimizzazione di procedure spettroscopiche e voltammetriche per la determinazione di metalli in matrici ambientali

Scheda Sintetica

Autore: Federica Mollo
Relatore: Ornella Abollino
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
Corso: Laurea Spec. in Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali
Data di Discussione: 13/12/2006
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Chimica Analitica
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Scientifica
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: settori ambientali

Descrizione:
Nella prima parte di tesi si è analizzata una carota di sedimento marino antartico determinando il contenuto in metalli mediante due differenti tecniche di spettroscopia atomica (ICP-AES e GF-AAS) in funzione della concentrazione dell’analita di interesse presente nel campione. Complessivamente sono stati presi in considerazione 8 elementi: Cr, Cu, Fe, Mn, Ni, Pb, V, Zn. Successivamente è stata valutata per tutti gli analiti, la distribuzione verticale. I risultati sperimentali sono stati sottoposti inoltre ad elaborazione chemiometrica. La seconda parte del lavoro ha riguardato l’ottimizzazione e la validazione di una procedura analitica per la determinazione del contenuto di piombo e rame, in un campione di acqua di lago e in una frazione del sedimento marino. A tale scopo ci si è avvalsi della tecnica di voltammetria di stripping catodico adsorbitivo (AdSV) adsorbendo i metalli tramite complessazione con cupferron.

Grado di Innovazione:
a mio giudizio innovativa per quanto riguarda la determinazione di metalli con metodi voltammetrici

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Sviluppo e validazione di un metodo analitico basato sulla HPLC-MS/MS per la determinazione di nove corticosteroidi nel fegato bovino

Scheda Sintetica

Autore: Chiara Rossino
Relatore: Marco Vincenti
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
Corso: Laurea Spec. in Chimica Clinica, Forense e dello Sport
Data di Discussione: 13/12/2006
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Chimica Analitica
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Scientifica
Dignità di Stampa: Si
In Collaborazione con: Centro Regionale Antidoping “A. Bertinaria” (TO)
Settori Interessati: Istituti di ricerca di frodi alimentari, Centri antidoping

Descrizione:
Lo scopo di questo lavoro sperimentale di tesi è stato quello di mettere a punto un metodo analitico multiresiduale per ricercare simultaneamente i più noti e diffusi corticosteroidi sintetici, nell’ottica di fornire non solo il risultato qualitativo ma anche quantitativo, lavorando sulla matrice fegato bovino. La fase preparativa del metodo prevede una purificazione mediante colonne di immunoaffinità, mentre l’analisi strumentale viene compiuta mediante HPLC-MS/MS (tecnica di ionizzazione APCI in ioni positivi). La successiva validazione del metodo (svolta seguendo la direttiva 657/2002/CE) è consistita nella determinazione di una serie di parametri, quali limite di decisione, capacità di rivelazione, recupero, riproducibilità intra-laboratorio, specificità ed esattezza, ed ha fornito risultati soddisfacenti riguardo alle prestazioni del metodo analitico.

Grado di Innovazione:
Il lavoro risulta innovativo per quanto riguarda l’ottica multiresiduale, quindi ricercare qualitativamente e quantitativamente, in maniera simultanea, un numero elevato di analiti

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Analisi qualitativa delle performance delle comunità di apprendimento in rete

Scheda Sintetica

Autore: Giovanna Romano
Relatore: Guglielmo Trentin
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Scienze Politiche
Corso: Laurea Spec. in Reti Telematiche per Applicazioni Sociali ed Economiche (attivato fino A.A. 2004/2005)
Data di Discussione: 05/12/2006
Voto: 110 cum laude
Disciplina: sistemi per la gestione di comunità professionali in rete
Tipo di Tesi: di Ricerca
Altri Relatori: Artemio Enzo Baldini, Stefano Renzi, Jane Klobas.
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sociale
Dignità di Stampa: Si

Descrizione:
Obiettivo dell’attività di ricerca oggetto della tesi è stato lo studio e la sperimentazione di un modello integrato di valutazione delle performance delle Comunità di Apprendimento in rete formali e informali, basato sull’uso complementare di modalità diverse di analisi. E’ stato messo a punto uno strumento di valutazione che inglobasse in un unico modello le specificità di due particolari metodologie: la Content Analysis (analisi qualitativa della messaggistica) e la Social Network Analysis (analisi quantitativo-relazionale). Data l’idoneità di ciascuna tecnica ad evidenziare aspetti diversi delle dinamiche interne al gruppo, la sperimentazione ha voluto dimostrare l’esigenza di un utilizzo integrato dei due strumenti di analisi.

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Utilizzo della sottostruttura idrossifurazanica nello sviluppo di modelli a potenziale attività antiinfiammatoria

Scheda Sintetica

Autore: Francesca Arena
Relatore: Marco Lucio Lolli
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Farmacia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche
Data di Discussione: 16/11/2006
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Chimica Farmaceutica
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: Farmaceutico, Chimico

Descrizione:
Come conseguenza degli effetti gastrolesivi dei FANS,scopo di questa tesi è stato quello di preparare e studiare nuovi derivati bioisosteri dei FANS a bassa tossicità gastrica tramite l’introduzione, in una struttura a proprietà antiinfiammatorie, di un isotero non classico del gruppo carbossilico qual’è la sottrostruttura idrossifurazanica. A fianco di questo obbiettivo si è voluto anche prestare particolare attenzione alle metodologie di sintesi del sistema idrossifurazanico in quanto tale funzione, sebbene nota risulta poco investigata da questo punto di vista. Si è scelto come lead l’ibuprofene nel quale la sostituzione isosterica del gruppo carbossilico con la sottostruttura idrossifurazanica ha eliminato non solo la tossicità endemica, di fatto legata ad una debole attività antiinfiammatoria, ma anche la tossicità da contatto.

 
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