- Dettagli
- Categoria: Area Umanistica
- Scritto da Fabio Vitillo
- Visite: 1954
PubbliTesi - La Tesi
Arthur Schopenhauer: leggi del cielo e leggi del pensiero
Scheda Sintetica
Autore: Fabio Vitillo
Relatore: Marco Ravera
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Lettere e Filosofia
Corso: Laurea Spec. in Filosofia
Data di Discussione: 12/07/2013
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Filosofia della Religione
Tipo di Tesi: di Ricerca
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Umanistica
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: Università degli Studi italiane e/o estere, istituti, accademie, fondazioni dedite alla ricerca in ambito storico-filosofico e scientifico.
Descrizione:
Questo lavoro si propone di mettere in luce le relazioni tra il pensiero di Schopenhauer e la scienza astronomica dei secoli XVIII e XIX, al fine di porre in risalto i rapporti tra la metafisica dell’autore e le teorie scientifiche del suo tempo.
Nella prima parte si evidenzia il ruolo dell’astronomia nel sistema schopenhaueriano e si mostra l’originale revisione epistemologica delineata da Schopenhauer sullo statuto della metafisica, le cui conclusioni prevedono di annoverare questa disciplina tra le scienze empiriche e di affidarle una prerogativa ermeneutica.
La seconda parte del lavoro muove invece dalla discussione di un argomento prettamente scientifico, la cosmogonia di Kant-Laplace, per ribadire, in ultimo, la posizione di Schopenhauer a riguardo dell’imprescindibilità dell’elemento soggettivo all’interno della ricerca scientifica; il fatto quindi che sia doveroso affiancare all’obiettiva indagine causale sulla natura, prettamente fenomenica, la prospettiva interpretativa un ...
Grado di Innovazione:
Ritengo il mio lavoro innovativo per quanto riguarda gli spunti problematici sollevati ed esaminati nella prima parte a partire dall’esame degli scritti di Schopenhauer: in particolare, l’istanza di indebilomento epistemologico dello statuto della metafisica, da annoverarsi - a detta del filosofo - tra le scienze empiriche e il fatto che questa disciplina debba prefigurarsi una prerogativa ermeneutica sono due spunti che non ho avuto modo di riscontrare nelle monografie prodotte della critica sc ...