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PubbliTesi - La Tesi
La responsabilità da reato degli enti nella tutela penale del lavoro
Scheda Sintetica
Autore: Lucrezia Natta
Relatore: Davide Petrini
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Giurisprudenza
Corso: Laurea Spec. in Giurisprudenza
Data di Discussione: 19/09/2016
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Diritto penale del lavoro
Tipo di Tesi: di Ricerca
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sociale
Dignità di Stampa: Si
Descrizione:
Il d.lgs. 231/2001 ha finalmente introdotto nell’ordinamento italiano la responsabilità da reato degli enti. Sei anni più tardi, con la legge 123/2007, l’elenco dei reati-presupposto si è arricchito di due fattispecie a tutela della sicurezza sul lavoro: l’omicidio colposo e le lesioni personali colpose gravi e gravissime. L’impianto del decreto 231, pensato per reati dolosi, non fu adattato: si sono aperti così seri problemi applicativi, ma anche interessanti spunti per l’interprete. Il presente lavoro si occupa di alcune di tali questioni e di elaborare soluzioni. In particolare, l’analisi del requisito dell’“interesse e vantaggio” per l’ente quanto ai reati colposi è in parte affidata allo studio di alcune vicende giudiziarie, tra cui il caso Thyssenkrupp. In conclusione è proposta una riflessione sulla reale efficacia e sulle mancanze del modello italiano di responsabilità degli enti, anche a confronto con esperienze straniere.
Grado di Innovazione:
A mio parere, particolarmente innovativa quanto alle soluzioni proposte ai principali snodi interpretativi, pur partendo da riflessioni proposte dalla letteratura. Autonoma riflessione circa il caso Thyssen Krupp AST: nonostante fattispecie dolose a tutela della sicurezza del lavoro non siano incluse nel d.lgs. 231/2001, la nozione di “dolo eventuale” mette in luce il significato più profondo di “Interesse e vantaggio” dell’ente. A ciò si aggiunge la più generale riflessione sull’interesse e van ...