- Dettagli
- Categoria: Area Sanitaria
- Scritto da Chiara Frairia
- Visite: 2823
PubbliTesi - La Tesi
Il linfoma diffuso a grandi cellule B nel paziente giovane a prognosi sfavorevole. Valutazione dell’efficacia e sicurezza a lungo termine di una immunochemioterapia dose-dense ed intensificata con autotrapianto di cellule staminali e sua correlazione con l’espressione immunofenotipica valutata con “Tissue Microarrays”
Scheda Sintetica
Autore: Chiara Frairia
Relatore: Mario Boccadoro
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia
Data di Discussione: 14/10/2008
Voto: 110
Disciplina: Ematologia
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: Ematologia, Anatomia patologica, Oncologia, farmacologia
Descrizione:
IL DLBCL costituisce il 30-40% dei linfomi non Hodgkin, ha un andamento aggresssivo e nei pazienti giovani a prognosi sfavorevole resta ancora da definire il miglior trattamento; l’associazione di Rituximab (MoAb anti CD-20) a chemioterapie con dosi ravvicinate (dose-dense) ed alte dosi (dose-intensity), insieme ad una miglior conoscenza biologica, sembrano migliorarne l’outcome. Nel nostro studio di fase II sono stati arruolati 120 pazienti (età < 61 anni, aa-IPI 2-3) e trattati in prima linea con lo schema R-MegaCEOP+R-MAD+BEAM con ASCT. In immunistochimica i casi sono stati classificati come GCB o non-GCB. A 5 anni si osservano OS 80% e FFS 75%. Il 25% circa dei pazienti tuttavia anche con questi schemi intensivi non risponde alle terapie; soprattutto questi pazienti potrebbero giovarsi di terapie più aggressive modulate sui risultati degli studi biologici.
Grado di Innovazione:
A mio giudizio la tesi risulta particolarmente innovativa in quanto tratta di una neoplasia con incidenza in costante aumento e per la quale non è ancora definita la terpia ottimale. Il nostro studio ha ottenuto risultai incoraggianti, con buone sopravvivenze nonostante il subset di pazienti trattato fosse a prognosi infausta.