Carla Pollastro – Neuroendocrine control of male reproductive behavior in the blenny Salaria pavo
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- Pubblicato Venerdì, 05 Agosto 2011 16:42
- Scritto da Carla Pollastro
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The neuroendocrine influence upon male sexual behavior in a species with different male reproductive morphotypes.
In Salaria pavo (Perciformes, Blenniidae) we recognize 3 main morphotypes: the male”bourgeois” (Fig.1A), sexually mature, characterized by a complete development of the sexual characters(in particular an evident head crest and the ventral anal gland), the female (Fig.1B)with an evident different morphotype from the bourgeois male, and the “sneaker “male (Fig.1C), sexually mature, smaller than the bourgeois male and phenotypically more similar to the female than to the bourgeois male.
Sara D'Alessandro - Relazioni tra fenologia della comunità vegetale e bilancio del carbonio in un pascolo subalpino a Nardus stricta L.
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- Pubblicato Sabato, 08 Gennaio 2011 00:00
- Scritto da Sara D'Alessandro
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Negli ultimi anni sono stati messi a punto numerosi metodi per studiare gli effetti del cambiamento climatico sugli ecosistemi terrestri: uno di questi si basa sull’osservazione degli organismi vegetali e dei tempi in cui raggiungono le diverse fasi del loro ciclo vitale stagionale. Lo studio di eventi periodici nel ciclo vitale di animali o piante nel loro succedersi nel corso dell’anno in relazione all’influenza dei fattori ambientali è chiamato fenologia.
Giulia Zancolli - Vulnerabilità e Conservazione di Pelobates fuscus insubricus in Piemonte
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- Pubblicato Giovedì, 25 Febbraio 2010 17:21
- Scritto da Giulia Zancolli
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Valutazione e confronto delle misure di conservazione attuate in due popolazioni piemontesi di pelobate fosco, gravemente minacciate, e suggerimento di possibili interventi futuri.
Negli ultimi decenni numerose specie animali e vegetali sono scomparse dalla Terra e molte sono gravemente minacciate. Gli Anfibi sono senza dubbio il gruppo che ha subito il maggior numero di estinzioni; si stima infatti che nelle ultime due decadi circa 168 specie siano già estinte. Nel mio lavoro di tesi ho voluto pertanto contribuire alla salvaguardia degli anfibi concentrando le forze su un piccolo rospo italiano, il pelobate fosco (Pelobates fuscus insubricus), attualmente considerato uno degli anfibi europei più a rischio di estinzione. Nonostante le numerose azioni di salvaguardia intraprese, tra cui due Progetti LIFE finanziati dalla Comunità Europea, a partire dagli anni ’80 il suo areale originario ha subìto un drastico declino. Le cause principali includono la bonifica delle zone umide (essenziali per la sopravvivenza degli anfibi), l’agricoltura intensiva con l’uso di pesticidi e altre sostanza tossiche e la diffusione della pratica delle “asciutte” per la coltivazione del riso.
Elena Tosatto - Lepre variabile e cambiamento climatico: possibili conseguenze su comportamento alimentare e ibridazione con la lepre europea
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- Pubblicato Lunedì, 22 Novembre 2010 15:42
- Scritto da Elena Tosatto
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Lo studio è stato svolto nell’alta Valle Orco, nel versante piemontese del Parco Nazionale del Gran Paradiso, tra giugno e ottobre del 2009. Il soggetto dello studio è stato la lepre variabile, erbivoro che ben si presta come indicatore degli effetti dei cambiamenti climatici sulla vegetazione, e delle conseguenti ripercussioni sulla fauna, in un ambiente sensibile agli stessi come quello alpino. Obiettivo della ricerca è stato quindi la valutazione della situazione attuale di vulnerabilità di Lepus timidus L. 1758 nel Parco, ponendo particolare attenzione al comportamento alimentare della stessa ed alla sua interazione con la congenerica L. europaeus Pallas 1778, per valutare le potenziali conseguenze che potrebbero subire i due aspetti con i cambiamenti previsti.
Maria Elena Miletto Petrazzini - Effetto di differenti segnali comunicativi umani sulle scelte del cane domestico (canis familiaris)
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- Pubblicato Venerdì, 12 Febbraio 2010 11:37
- Scritto da Maria Elena Miletto Petrazzini
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Il cane (Canis familiaris L. 1758) è una specie costantemente associata all’uomo in tutti i continenti ed è ritenuto il primo animale domestico e, se da un lato i dati archeologici più antichi risalgono a circa 14.000 anni fa, le analisi molecolari del DNA retrodaterebbero la sua origine a circa 135.000 anni fa (Vilà et al., 1997) .