Terremoto in Giappone sposta l'asse terrestre di 10 centimetri

Secondo l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), il terremoto di magnitudo 8.9 che ha colpito il Giappone venerdì scorso avrebbe causato uno spostamento dell'asse terrestre di circa dieci centimetri. Gli esperti dell'istituto italiano ritengono che il terremoto ha spostato l'asse di rotazione della Terra molto più di quanto fece il terremoto avvenuto a Sumatra nel 2004.

Secondo il quotidiano argentino La Nación, l'impatto del terremoto giapponese ha provocato un rilascio di energia cento volte superiore a quello del terremoto che ha colpito Haiti nel 2010. Antonio Piersanti, a capo della ricerca presso l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha dichiarato che "la nostra stima non è derivata da misure dirette, che richiedono molto più tempo, ma da calcoli teorici."

Richard Gross, del Jet Propulsion Laboratory della NASA, fu il primo a misurare lo spostamento dell'asse terrestre provocato dal terremoto del Cile nel 2010. Egli ha affermato che "questo cambiamento della rotazione Terrestre non dovrebbe provocare nessun impatto percepibile nella vita quotidiana."

Gross ha spiegato: "Anche se non abbiamo ancora misurato le variazioni sulla rotazione della Terra, i miei calcoli indicano che il cambiamento nella distribuzione delle masse di terreno provocato dal terremoto giapponese potrebbero aver causato alla Terra di ruotare un po più velocemente, accorciando in questo modo la durata del giorno di circa 1.6 microsecondi." Gross ha inoltre affermato che "nonostante che questa variazione della posizione dell'asse di rotazione porterà la Terra ad oscillare in maniera leggermente differente da prima, l'asse del pianeta non si dovrebbe alterare nella sua posizione spaziale."

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