Schede sintetiche
Tutte le Schede per data decrescente di discussione (suddivisione per Area, nei sottomenù)
PubbliTesi - La Tesi
Il quotidiano come una interfaccia utente
Scheda Sintetica
Autore: Eliana Corno
Relatore: Roberto Montanari
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Lettere e Filosofia
Corso: Laurea Spec. in Comunicazione nella Società dell’Informazione
Data di Discussione: 14/03/2006
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Interazione Uomo-Macchina
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Umanistica
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: Settore dell’editoria e in particolare di chi, nei giornali, si occupa della veste grafica e delle linee di design del prodotto
Descrizione:
Analisi empirica dei percorsi di lettura e delle modalità di interazione tra i lettori e la prima pagina di un quotidiano.
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Il plurilinguismo della prima traduzione italiana della “Celestina” (Roma 1506)
Scheda Sintetica
Autore: Andrea Gualano
Relatore: Francesca Geymonat
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Lettere e Filosofia
Corso: Lettere Indirizzo Moderno (V.O.)
Data di Discussione: 13/03/2006
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Grammatica italiana
Tipo di Tesi: di Ricerca
Altri Relatori: Gian Luigi Beccaria
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Umanistica
Settori Interessati: Grammatica italiana, storia della lingua italiana, letteratura italiana
Descrizione:
La prima traduzione italiana della Celestina, nota commedia spagnola di Fernando de Rojas, fu eseguita a Roma nei primi anni del Cinquecento da Alphonso Hordognez, familiare di papa Giulio II, in un periodo centrale per la storia del romanesco e per le sorti della lingua nazionale (dal momento che il dibattito teorico di quegli anni sulla lingua ebbe risvolti sulla stabilizzazione della norma). Il primo capitolo è dedicato alla figura del traduttore. Il secondo capitolo mette in luce le dinamiche di trasformazione del romanesco in epoca rinascimentale attraverso le posizioni di alcuni studiosi che si sono espressi su tale argomento. Il terzo, dedicato alla lingua cortigiana, descrive le teorie dei letterati cinquecenteschi che hanno indicato la lingua d’uso alla corte romana come punto di riferimento per il volgare promosso con le loro speculazioni. Il quarto ed ultimo capitolo è un’analisi dei più significativi fenomeni fono-morfologici di due atti (su ventuno) della commedia, in rela ...
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La mortalità nel diabete di tipo 1: il registro di popolazione della provincia di Torino
Scheda Sintetica
Autore: Anna-Rita Soddu
Relatore: Paolo Cavallo Perin
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia
Data di Discussione: 13/03/2006
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Medicina Interna
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
In Collaborazione con: Prof.ssa Graziella Bruno, Prof.Franco Cerutti, Prof. Franco Merletti
Settori Interessati: diabetologia, pediatria, epidemiologia, statistica medica, medicina interna
Descrizione:
Primo studio italiano sulla mortalità, nei soggetti affetti da diabete mellito di tipo 1.
Analisi della mortalità per età all’esordio e per sesso,Registro di Popolazione Provincia di Torino 1974-2003.
Qualità delle cure erogate, eventi sentinella, mortalità acuta, cardiovascolare.
Grado di Innovazione:
Non disponibili attualmente in Italia dati sulla mortalità a breve periodo dalla diagnosi nel diabete mellito tipo 1.
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Domenico Sereno Regis. La nonviolenza tra utopia e politica
Scheda Sintetica
Autore: Chiara Bassis
Relatore: Bruno Bongiovanni
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Lettere e Filosofia
Corso: Lettere Indirizzo Moderno (V.O.)
Data di Discussione: 13/03/2006
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Storia Contemporanea
Tipo di Tesi: di Ricerca
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Umanistica
Dignità di Stampa: Si
Descrizione:
Sereno Regis è stato un protagonista, purtroppo poco ricordato, della storia torinese degli anni ’40-80: la ricerca, condotta a partire da due fondi d’archivio finora quasi inutilizzati e dalle testimonianze orali di chi lo ha conosciuto, ne ha ricostruito la vicenda umana e intellettuale, che si è rivelata un interessante osservatorio della storia italiana del dopoguerra, individuando nella nonviolenza uno sviluppo minoritario di fenomeni di massa della società italiana, quali la professione della fede cattolica e la Resistenza antifascista.