Schede sintetiche

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Studio della dose indesiderata da fotoni e da neutroni in trattamenti IMRT mediante l’uso di un fantoccio antropomorfo

Scheda Sintetica

Autore: Paul Claude Diemoz
Relatore: Cristiana Peroni
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
Corso: Laurea Spec. in Fisica Ambientale e Biomedica
Data di Discussione: 27/10/2006
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Fisica sanitaria
Tipo di Tesi: Sperimentale
Altri Relatori: Co-relatore Alba Zanini
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Scientifica
Dignità di Stampa: Si
In Collaborazione con: Istituto per la Ricerca e la Cura del cancro (IRCC) di Candiolo e Ospedale Mauriziano di Torino, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) sezione di Torino
Settori Interessati: Ricerca tecnologica riguardante lo sviluppo di acceleratori ad uso medico, reparti ospedalieri di fisica sanitaria

Descrizione:
Stima, tramite misure sperimentali e simulazioni, della dose indesiderata da radiazioni che un paziente riceve al di fuori del volume di trattamento durante un trattamento di radioterapia esclusivo alla prostata. E’ operato un confronto tra tecnica IMRT e tecnica conformazionale statica con uso di collimatori multilamellari (MLC) a 18 MV (su acceleratore Varian Clinac 2100 C/D) e a 6 MV (Varian Clinac 600 C/D). E’ considerato il contributo sia dei fotoni scatterati nella testata e nel paziente, sia dei neutroni creati per reazione (gamma,n) negli elementi metallici della testata. Le misure sono effettuate nel fantoccio antropomorfo Jimmy (progettato e realizzato presso l’INFN di Torino in collaborazione con il Joint Research Center di Ispra) tramite pellicole EBT GAFChromic© (dosi fotoniche) e dosimetri a bolle (dosi neutroniche). Per le simulazioni è utilizzato il codice di simulazione Monte Carlo MCNP-4B.

Grado di Innovazione:
E’ stato proposto e testato un metodo innovativo per la stima della dose indesiderata in un trattamento di radioterapia, che fa uso di misure sperimentali e simulazioni con un codice Monte Carlo. Solo negli ultimi anni è stato avvertita l’esigenza di considerare, al fine dell’ottimizzazione del trattamento, la radioprotezione del paziente stesso e la letteratura sull’argomento è tuttora scarsa.

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Il nodo polmonare solitario: problemi di diagnosi e terapia

Scheda Sintetica

Autore: Fiorella Pacetti
Relatore: Alberto Oliaro
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Medicina e Chirurgia (V.O.)
Data di Discussione: 24/10/2006
Voto: 100
Disciplina: Chirurgia Toracica
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si
Settori Interessati: Chirurgia, chirurgia toracica, tecniche diagnostiche

Descrizione:
Discussione delle tecniche diagnostiche e analisi clinico-patologica di 246 casi ricoverati presso la Divisione Universitaria di Chirurgia Toriacica dell’Ospedale S. Giovanni Battista Molinette di Torino tra il 2000 e il 2005.

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Valutazione del carico psicologico e dell’impegno temporale dei caregiver di pazienti affetti dalla Sclerosi Laterale Amiotrofica

Scheda Sintetica

Autore: Stefania Cammarosano
Relatore: Roberto Mutani
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia
Data di Discussione: 24/10/2006
Voto: 110
Disciplina: Neurologia
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si

Descrizione:
Lo studio ha valutato la quantità di tempo necessaria al caregiver per l’assistenza, in relazione alla gravità della disabilità del paziente e all’utilizzo di procedure di sostegno delle funzioni vitali. Abbiamo reclutato 70 pazienti affetti da SLA afferenti al Centro SLA di Torino o visitati a domicilio, dal febbraio al marzo 2005. Tutti i caregiver, professionali e volontari, sono stati intervistati utilizzando la Caregiver Activity Time Survey (CATS). E’ risultato un aumento del numero medio di caregiver, sia informali sia soprattutto pagati, e del tempo per il quale questi ultimi sono impiegati. L’importante correlazione rilevata tra disabilità del paziente e aumento del tempo suggerisce di intervenire preventivamente per ridurre, quanto più possibile, l’onere assistenziale del caregiver familiare.

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Caratteristiche cliniche ed epidemiologiche della SLA nella città di Torino:1995-2005

Scheda Sintetica

Autore: Enrico Cavallo
Relatore: Roberto Mutani
Università: Università degli Studi di Torino
Facoltà: Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso: Laurea Spec. a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia
Data di Discussione: 24/10/2006
Voto: 110 cum laude
Disciplina: Neurologia
Tipo di Tesi: Sperimentale
Lingua: Italiano
Grande Area: Area Sanitaria
Dignità di Stampa: Si

Descrizione:
Lo studio si basa sui dati del Registro Piemontese e Valdostano per la SLA: si propone di valutare i dati epidemiologici della SLA nella Città di Torino e i fattori prognostici attraverso uno studio di popolazione. Il periodo di studio comprende undici anni (1/1/1995-31/12/2005), con 283 nuovi casi di SLA. Il tasso di incidenza (2,87/100.000 ab/anno) è nettamente al di sopra delle stime presenti in letteratura. Il sesso maschile è più colpito. Picco di incidenza: 65-69 anni. Percentuale di forme con esordio agli arti inferiori: 32,3%. I fattori più rilevanti per la prognosi sono l’età del soggetto all’esordio e il tempo che intercorre fra esordio clinico e diagnosi. L’elevata incidenza di SLA è riconducibile a diversi fattori: l’utilizzo dello strumento epidemiologico del registro, l’invecchiamento generale della popolazione, l’effetto Gompertziano e i fattori di rischio professionali.

 
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